“Anche se è un record veloce – ha raccontato Cammas – siamo stanchi per lo sforzo fisico e psicologico richiesto dall’impresa. In una situazione del genere, difatti, ogni errore può essere fatale. Devo ringraziare l’equipaggio, che ha lavorato alla perfezione in condizioni difficili, perchè il mare era formato e l’onda molto corta”.
A bordo di Groupama 3 hanno navigato velisti di fama internazionale. Tra questi, Thomas Coville, il detentore del record delle 24 ore in solitario, e Lionel Lemonchois, vincitore dell’ultima Route du Rhum, che era a bordo di Orange II quando nel 2004 stabilì il precedente primato sulla stessa rotta. “Migliorare il record stabilito cinque anni fa – ha detto – mi stimolava molto. Evidentemente porto fortuna a chi mi invita a bordo. Groupama 3 è più corto e leggero di Orange 2. E’ una barca che va veloce anche con poca tela, ricorda più i trimarani da sessanta piedi che il maxi-multiscafo di Bruno Peyron”.
Per Cammas, tuttavia, si poteva fare anche meglio. “La previsione meteo – ha dichiarato lo skipper – soprattutto sull’ultima parte di gara non è stata così indovinata. Pensavamo di incontrare delle arie più intense e meno instabili. La barca si è comunque dimostrata molto veloce alle portanti, e questo potrà tornarci molto utile per le prossime imprese, come il record della traversata del nord Atlantico (in programma a luglio, ndr)”.
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