Lo scafo transalpino, dopo aver raggiunto Città del Capo in un tempo record (partito da Lorient, in Francia, ha impiegato quattordici giorni), ha incontrato un mare agitato con onde di circa sette metri molto ravvicinate e un vento particolarmente irregolare. Il risultato è stato la perdita di gran parte del vantaggio accumulato sul riferimento cronometrico di “Orange II”, la barca di Bruno Peyron, attuale detentrice del record di circumnavigazione del globo.
Se, infatti, nei pressi del Capo di Buona Speranza, il vantaggio di “Groupama 3” era di oltre settecento miglia, nell'ultima giornata la barca di Cammas ha perso più di trecento miglia, alternando momenti di navigazione oltre i trenta nodi a ore di completa immobilità.
“Il mare è molto mosso - ha detto lo skipper francese - e il mutamento delle condizioni del vento ci mette in difficoltà sulla scelta del piano velico con cui affrontare la navigazione. Continuiamo a far rotta verso Est; in condizioni di mare più aperto, la situazione dovrebbe migliorare”.
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