Nell'attraversamento delle calme equatoriali, lo skipper di Cheminées Poujoulat ha infatti perso parecchio terreno nei confronti dei diretti avversari, che dopo aver fatto registrare un distacco massimo di quasi cinquecento miglia, hanno ormai dimezzato il gap.
Il più vicino degli inseguitori è sempre il giapponese Kojiro Shiraishi, che contrariamente ai pronostici della vigilia sta difendendo brillantemente il vantaggio accumulato durante i primi giorni di regata, quando una vera e propria tempesta ha costretto la quasi totalità degli iscritti a riparare nei principali porti spagnoli.
A tenere banco, durante queste ore piuttosto tranquille, è il testa a testa che vede impegnati al traverso di Capo Verde, Mike Golding e Alex Thomson. Nonostante il traguardo della tappa sia lontano oltre ottomila miglia, i due solitari si stanno contendendo duramente la terza piazza, al momento difesa dal primo: “Questo confronto serrato tra me e Thomson - ha spiegato lo skipper britannico - ha l'indubbio vantaggio di tenerci concentrati sulla regata e sul variare delle condizioni meteo. Studiando le carte che ricevo ogni sei ore, ho notato quello che potrebbe rappresentare una sorta di passaggio sicuro attraverso i Dolldrum: se Stamm non riuscirà a venirne fuori entro breve tempo, io, Alex e Kojiro gli saremo addosso molto rapidamente e avere una tattica già pronta da sfruttare mi darà sicuramente qualche vantaggio”.
Anche a bordo di Hugo Boss si respira una certa tensione: “La voglia di guadagnare terreno mi sta rendendo davvero veloce, però mi sono anche reso conto di essermi preso qualche rischio di troppo - ha comunicato Alex Thomson durante il quotidiano collegamento con 'organizzazione - Questa notte, infatti, ho deciso di passare tra due delle isole che formano Capo Verde, Santiago e Fogo. Nel canale che separa le due terre emerse, il vento è saltato un'infinità di volte e mi sono trovato nella condizione di dover virare un'infinità di volte: è stato molto faticoso”.
Tra i primi quattro, racchiusi in meno di cinquecento miglia, e il resto della flotta si è ormai scavato un solco non indifferente. Knox Johnston, vincitore della prima storica edizione della manifestazione, è infatti quinto in splendida solitudine a oltre milletrecento miglia dal leader.
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