L’Open 60 di Le Cam aveva scuffiato alle 00,26 GMT di ieri, quando si trovava a circa duecento miglia a ovest di Capo Horn, dopo che il bulbo si era staccato completamente dalla lama di deriva. Lo skipper transalpino ha fatto appena in tempo a lanciare una richiesta di soccorso, prima di vedere interrotta bruscamente la comunicazione con il comitato di regata. Qualche ora dopo Le Cam è stato raggiunto da un elicottero, quindi da Vincent Riou e Armel Le Cleac’h, mentre una petroliera cilena è rimasta in zona, pronta a intervenire.
A recuperarlo è stato però il compagno-avversario a bordo di Prb, attraverso un’operazione tutt’altro che semplice. Le Cam ha lasciato l’imbarcazione con la tuta di sopravvivenza ed è rimasto abbracciato al timone per circa un quarto d’ora; Riou, dopo tre tentavi andati a vuoto, è riuscito a lanciargli una cima e issarlo a bordo. Durante la manovra, però, l’albero di Prb si è inclinato di trenta gradi e solo una strambata repentina del navigatore francese è riuscita a evitare il disalberamento.
Nel frattempo, continua la regata. Dopo aver doppiato Capo Horn, Desjoyeaux ha iniziato la risalita dell’Atlantico, anche se il suo vantaggio nei confronti di Rouland Jourdain è sceso a novantatre miglia. Nonostante fossero impegnati nel salvataggio di Le Cam, Riou e Le Cleac’h hanno mantenuto rispettivamente la terza e la quarta posizione. I due saranno compensati dalla giuria per il tempo perso nelle operazioni di soccorso.
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