Nelle ore precedenti alla burrasca, Meteo France e il comitato di regata hanno unito le proprie voci per comunicare ai tre skipper, impegnati a doppiare Capo Horn, di non pensare alla regata, ma esclusivamente di portarsi in una posizione di sicurezza per affrontare la depressione. Venti provenienti da nord di circa cinquanta nodi, con raffiche che hanno toccato gli ottanta, e onde di circa nove metri sono soltanto i numeri di un fenomeno impossibile da immaginare se non vissuto in prima persona. E così, ognuno dei tre skipper ha trovato una soluzione per affrontarlo.
Thompson, che aveva appena doppiato il capo, ha invertito la rotta e si è riparato a sud dell’Isola degli Stati; Arnaud Boisseres e Dee Caffari si sono invece spostati repentinamente verso sud-est, per evitare il centro, e quindi la parte più intensa, della burrasca.
I tre, adesso, hanno ripreso a navigare verso l’equatore mentre per i primi della classe la regata continua con meno problemi. Desjoyeaux ha agganciato gli alisei da poche ore e iniziato la sua marcia, presumibilmente trionfale, verso il traguardo di Les Sables d’Olonne. Il suo vantaggio nei confronti di Jourdain è salito a oltre quattrocentocinquanta miglia e pensare a un passaggio di testimone al vertice, quando mancano poco più di tremila miglia alla conclusione della regata, appare difficile. Ma la Vendèe Globe non è nuova ai colpi di scena; soprattutto in questa edizione.
Classifica provvisoria Vendèe Globe:
1. Michel Desjoyeaux: 3.351 miglia all’arrivo
2. Jourdain Roland: + 462 miglia
3. Armel Le Cleac’h: + 1.097 miglia
4. Samantha Davies: + 1.912 miglia
5. Marc Guillemot: 2.043 miglia
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