Lo skipper francese, saldamente al comando del giro del mondo per solitari quando mancano meno di 3.000 miglia al traguardo di Les Sables d’Olonne, ha lasciato tutti nel dubbio con questa frase enigmatica comunicata via radio. Difficile, infatti, è immaginare cosa sia potuto succedere al velista transalpino, che pochi giorni dopo la partenza era stato costretto a rientrare in porto per una perdita nel ballast e recentemente aveva avuto qualche contrattempo con le batterie.
Ad ogni modo, qualsiasi cosa sia accaduta, non sembra avere rallentato la corsa della sua Foncia; il vantaggio nei confronti di Roland Jourdain, secondo classificato, è ancora di 461 miglia, sceso intorno alle 300 due giorni fa, ma soltanto per alcune bolle di alta pressione impreviste, le stesse che ha incontrato il suo rivale qualche ora dopo.
I due sono tuttavia usciti dalla terribile zona dei doldrums e, agganciati gli alisei, si stanno avvicinando a Capo Verde.
Dietro di loro, Armel Le Cleac’h ha perso un po’ di terreno, rischiando di compromettere le possibilità di salire sul podio. Marc Guillemot, quarto a novecento miglia di distanza, al traguardo sarà compensato di 82 ore e potrebbe salire sull’ultimo gradino rimasto libero insieme a Vincent Riou, già decretato terzo dalla giuria dopo il salvataggio di Jean Le Cam.
Classifica provvisoria Vendèe Globe:
1. Michel Desjoayeaux: 2.772 miglia all’arrivo
2. Roland Jourdain: + 461 miglia
3. Armel Le Cleac’h: + 1.014 miglia
4. Marc Guillemot: + 1.916 miglia
5. Samantha Davies: + 1.985 miglia
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