Dietro di lui, a soli ventidue minuti, si è piazzato Puma, costretto con questo quinto piazzamento a perdere parecchio terreno in classifica generale nei confronti di Ericsson 4. Quindi, con nove minuti di ritardo rispetto alla barca americana, sono giunti a Kochi gli uomini di Delta Lloyd, seguiti una mezz'ora dopo dall'equipaggio di Green Dragon.
In sostanza, dopo 4.500 miglia di navigazione quattro barche sono arrivate in poco più di un'ora; una testimonianza di come sia equilibrata e spettacolare questa edizione di Volvo Ocean Race, che dopo soli due atti ha già assistito a diversi rovesciamenti di classifica. Certo, insidiare la leadership di Ericsson 4 sembra al momento molto difficile. Per più di un motivo. Torben Grael si è finora dimostrato il tattico più sagace indicando sempre la rotta giusta nei momenti decisivi, l'equipaggio è stato inappuntabile e la barca ha dimostrato oltre che ottime prestazioni anche una grande affidabilità, dote che ancora non propria dei pur veloci Puma e Telefonica Blue, vittime di diverse avarie durante i trasferimenti d'altura.
Il tempo per recuperare tuttavia non manca e il percorso che porterà i marinai a navigare in acque semi-sconosciute (Cina e Asia sud-orientale) induce a pensare che di sorprese e colpi di scena ce ne saranno a ripetizione. Intanto, per tutti i team un po' di meritato riposo. Almeno fino al 13 dicembre, quando inizierà la terza tappa, da Kochi a Singapore, lunga 1.950 miglia.
Classifica definitiva seconda tappa:
1. Ericsson 4
2. Telefonica Blue
3. Ericsson 3
4. Telefonica Black
5. Puma
6. Delta Lloyd
7. Green Dragon
8. Team Russia
Classifica generale dopo due tappe:
1. Ericsson 4 - 26 pt.
2. Telefonica Blue - 19 pt.
3. Puma - 18 pt.
4. Green Dragon - 16 pt.
5. Ericsson 3 - 14,5 pt.
6. Telefonica Black - 8,5 pt.
7. Delta Lloyd - 7,5 pt.
8. Team Russia - 7,5 pt.
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