Sarà una tappa molto impegnativa per barche ed equipaggi, che dovranno confrontarsi con l’ostilità di più di un elemento naturale. Primo tra questi è il vento. Già, perchè come nella scorsa tappa, gli scafi dovranno affrontare il monsone di Nord-Est che li costringerà a navigare per la quasi totalità del percorso di bolina. Anzi, le arie saranno ancora più forti di quelle incontrate nel Golfo del Bengala.
Un momento chiave della regata potrebbe arrivare, quindi, in coincidenza con il passaggio dell’isola di Taiwan. Ai tattici spetterà decidere se lasciarla sulla sinistra o entrare nello stretto, dove il vento gira verso nord ma aumenta la corrente contraria. Inoltre, con la media di un giorno su tre, i rinforzi sono notevoli e rischiano di mettere a dura prova la resistenza dei Vor 70.
Le altre difficoltà saranno rappresentate dal grande freddo. Nel Mar Cinese Orientale, difatti, la temperatura dell’acqua è di circa cinque gradi e quella atmosferica di notte scende intorno allo zero. Un mix che unito al forte vento apparente (si naviga sempre di bolina) metterà a dura prova la resistenza dei marinai. Infine, non è da dimenticare il buio. In questa stagione è di circa quattordici ore al giorno.
Nel frattempo a Singapore i team stanno ultimando i preparativi per questa difficile tappa. Telefonica Black ha sostituito la timoneria con una più grande del ventisette per cento. Questa modifica costerà all’equipaggio iberico tre punti di penalità in classifica generale ma Fernando Echavarri e compagni sono convinti che apporterà notevoli miglioramenti in regata. Non è da escludere che in futuro la stessa decisione sia presa anche dal team principale, Telefonica Blue.
Classifica generale Volvo Ocean Race:
1. Ericsson 4 - 39 pt.
2. Telefonica Blue - 33,5 pt.
3. Puma - 31 pt.
4. Ericsson 3 - 24 pt.
5. Green Dragon - 22,5 pt.
6. Telefonica Black - 22,5 pt.
7. Team Russia - 10,5 pt.
8. Delta Lloyd - 10 pt.
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