sabato 12 ottobre 2024
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Il J’Accuse di Alinghi: Bmw Oracle spia

Protagonista di questa vicenda è Antoine Bonnaveau, un membro del design team di Bmw Oracle, trovato a scattare foto e rilevare misure e posizioni con il gps lo scorso 27 aprile nelle vicinanze del cantiere svizzero

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New York - Colpo a sorpresa di Alinghi, in vista dell’udienza che si terrà domani per l’accusa rivolta da Bmw Oracle di oltraggio alla corte (secondo gli americani il defender vorrebbe posticipare la data della prossima Coppa America da febbraio a maggio 2010). Tra la documentazione che gli avvocati di Bertarelli hanno inviato alla Corte di New York, ce ne è uno che sarà sicuramente argomento di un lungo dibattito: Bmw Oracle avrebbe spiato il team elevetico impegnato a costruire il nuovo catamarano.

Protagonista di questa vicenda è Antoine Bonnaveau, un membro del design team di Bmw Oracle, trovato a scattare foto e rilevare misure e posizioni con il gps lo scorso 27 aprile. Gli uomini di Alinghi hanno denunciato alla giustizia francese il velaio, che è stato interrogato la settimana scorsa dalla polizia di Nimes.

Secondo quanto raccontato da Bonneveau stesso alle forze dell’ordine, il tecnico transalpino era impegnato a raccogliere informazioni sulla nuova barca di Alinghi in costruzione presso lo stabilimento di Villeneuve. Ad incaricarlo sarebbe stato Manuel Ruiz de Elvira, un designer di Bmw Oracle.

“La mattina del 28 aprile – ha detto Bonneveau – sono salito sulle colline di Villeneuve per fare qualche foto, poi sono tornato già e ho identificato alcuni operai del cantiere. Nel pomeriggio sono tornato tra le vigne per trovare un nuovo punto di osservazione dove fare alcuni scatti. Ho anche fatto alcuni rilevamenti con il gps per capire meglio le dimensione degli oggetti ritratti in foto. Ho anche incontrato Bret Ellis, uno dei designer di Alinghi, che mi seguiva e riprendeva con una telecamera i miei spostamenti”.

Bonneveau ha inoltre dichiarato di essere iscritto regolarmente a libro paga da Bmw Oracle, con uno stipendio di diecimila euro mensili. “Ho fatto tutto ciò come dipendente di Bmw Oracle – ha continuato – ed ero autorizzato dal mio team. E’ un’operazione di routine, noi la chiamiamo recon cell. Anche Alinghi fa lo stesso. Verso la fine del 2008, la presenza degli svizzeri attorno al nostro sito di Anacortes era costante”.

La questione, su cui i giudici transalpini ancora non si sono pronunciati, passerà anche al vaglio della Corte di New York, che dovrà stabilire se considerarla una normale azione di raccolta informazioni oppure di spionaggio industriale.

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