Ultimo aggiornamento 25/02/18 - 10:48:06
L’Hanse 445 segna il passaggio alla terza generazione di barche di questo cantiere. Gli scafi diventano decisamente più larghi. L’Hanse 445 è 438 centimetri al baglio massimo contro i 418 centimetri del modello precedente, l’Hanse 430. Cambia anche la filosofia con cui Hanse fa le barche. Sino all’Hanse 430 il nome del disegnatore delle linee d’acqua, lo studio Judel/Vrolijk significava qualche cosa, le barche pur essendo barche da crociera ci tenevano ad avere delle buone performance. Con l’arrivo del 445 si ha un’inversione di tendenza. La barca deve essere portata da tutti e deve perdonare molti errori, le attrezzature di coperta devono essere ridotte all’essenziale e i bulbi devono essere più leggeri. Ecco allora che la superficie velica passa dai 125 metri quadri dell’Hanse 430 ai 100 metri quadri del 445 ( a parità di vele). Venticinque metri quadri in meno per una barca che è notevolmente più larga e più lunga. Un piano velico con una I che è mezzo metro più corta e una J mezzo metro più lunga.
Se il piano velico è penalizzato, non si può dire la stessa cosa degli interni che sono decisamente più grandi e comodi. Si nota anche un maggiore studio dell’aspetto estetico e una migliore scelta dei materiali. La qualità delle finiture, invece, rimane la stessa. I mobili non hanno lo scheletro in massello ma si tengono poggiando i due pannelli di compensato testa contro testa, un sistema molto economico, ma che con il tempo da qualche problema. E i problemi devono essere stati molti perché due anni arriva un restyling, l’Hanse 455 dove la tecnica di costruzione cambia e inmoltimobili fa la sua comparsa lo scheletro di legno massello.
Galleria fotografica: Hanse 445
Hanse 445
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