sabato 18 ottobre 2025
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Guang Rong, iniziano i lavori di recupero della nave arenatasi a Massa

La rimozione della Guang Rong a Marina di Massa chiude otto mesi di attesa. Ecco perché i relitti non devono restare in acqua: rischi ambientali e impatti sui cittadini.

La nave Guang Rong si è incagliata a Massa a gennaio 2015
La nave Guang Rong si è incagliata a Massa a gennaio 2015
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Dopo otto mesi dall’incidente, iniziano le operazioni per rimuovere la nave cargo Guang Rong, arenata davanti al pontile di Marina di Massa. La sua presenza prolungata ha tenuto con il fiato sospeso residenti e operatori del territorio, ricordando quanto un relitto vicino alla costa possa incidere sull’ambiente e sulla vita quotidiana.

Una nave incagliata non è solo un elemento fuori posto all’orizzonte. Con il passare dei mesi, residui di carburanti, oli e vernici possono rilasciarsi in mare, mentre componenti metallici e materiali di bordo si deteriorano, contaminando acqua e fondali. Intervenire in tempi rapidi riduce questi rischi e limita i danni alla catena alimentare marina.

Gli inquinanti trasportati dalle correnti raggiungono facilmente la riva: spiagge, secche e praterie di posidonia possono subire stress prolungati. Il risultato è un peggioramento della qualità dell’acqua, minore biodiversità e maggiore fragilità degli ecosistemi locali, con effetti che possono durare a lungo se non si agisce con monitoraggi e bonifiche mirate.

Le ripercussioni sulla vita dei cittadini

Un relitto vicino alla spiaggia significa spesso aree interdette, limiti alla balneazione, stop alla piccola pesca e alla nautica da diporto. Le attività turistiche ne risentono e il paesaggio costiero perde attrattività. Anche sul piano psicologico, per chi vive il mare ogni giorno, la nave ferma a pochi metri dalla riva diventa il simbolo di una ferita aperta. La rimozione restituisce normalità e decoro, oltre a sicurezza per chi frequenta il litorale.

Cosa prevede l’intervento su Guang Rong

Le operazioni partono dallo svuotamento del carico e dai controlli ambientali, per poi procedere alla messa in sicurezza e al trasferimento della nave. Le tempistiche dipendono dalle condizioni meteo-marine, ma la priorità è evitare ulteriori danni ai fondali e restituire l’area alla fruizione di residenti e operatori economici.

La vicenda della Guang Rong ricorda che prevenzione e rapidità di intervento sono decisive. Regole chiare, coordinamento delle autorità e piani di rimozione pronti a scattare aiutano a proteggere il mare, l’economia locale e il diritto dei cittadini a un ambiente sano. Ogni mese guadagnato nella rimozione di un relitto è un mese in meno di rischi per la costa.

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