
Quando si parla di ancoraggio, si pensa a catene, salpa-ancora e a un buon rullo di prua. Raramente l’attenzione cade su ciò che sta nel mezzo, il giunto, quel pezzo di acciaio apparentemente anonimo che collega la catena all’ancora. Eppure è proprio lì, in quel punto, che spesso nascono gli intoppi che fanno perdere tempo, precisione e, talvolta, anche la pazienza. Per questo il nuovo giunto autoallineante presentato da Wichard merita uno sguardo attento: pur essendo un accessorio minimo nelle dimensioni, interviene in uno dei momenti più delicati della vita a bordo.
Il principio è semplice: quando l’ancora risale capovolta, magari dopo essersi assestata sul fondo con un angolo particolare, di solito arriva sull’ultimo metro di catena nella posizione sbagliata. Chi ha qualche miglio alle spalle conosce bene la scena: si ferma il salpa-ancora, si prova a fare su e giù un po’ di volte e, se l’ancora non ne vuole sapere, ci si sporge dal pulpito, si dà qualche colpo per farla girare, sperando che si allinei al rullo senza colpi di scena. È routine, certo, ma è una routine che ogni skipper preferirebbe evitare.
Il giunto snodabile della Wichard nasce esattamente per tagliare fuori questa parte dell’operazione. La sua forma, pulita e senza spigoli, lavora come un piccolo timone che corregge l’assetto dell’ancora mentre risale. L’azienda francese lo definisce “autoallineante”: significa che non si limita a seguire il movimento della catena, ma la guida, e costringe l’ancora a presentarsi al musone nel verso giusto. A bordo si traduce in una manovra più fluida, senza strappi e — soprattutto — senza doversi sporgere inutilmente per sistemare la situazione a mano.
C’è poi l’aspetto più invisibile ma fondamentale: la costruzione. Il giunto è realizzato in acciaio inox 316L, la lega più apprezzata in ambito marino per la sua resistenza alla corrosione. L’aspetto è lucido, quasi specchiato, e non è solo estetica: la finitura permette al componente di scorrere facilmente sul rullo di prua. È un dettaglio, ma la nautica di qualità è fatta proprio di dettagli che lavorano silenziosamente.
Il nuovo modello viene proposto in tre misure, pensate per catene da 6 a 14 millimetri. È una forbice ampia che copre una buona parte delle barche da crociera. La compatibilità dichiarata con circa il 90% delle ancore presenti sul mercato rende l’installazione un’operazione semplice, senza dover stravolgere nulla dell’attrezzatura esistente. Basta sostituire il giunto precedente e verificare che il montaggio sia eseguito con la corretta coppia di serraggio.
Bisogna ricordarsi sempre che il giunto snodabile spesso rischia di essere l’anello debole della linea di ancoraggio: solitamente lo si sottovaluta e si tende a risparmiare. Il consiglio degli esperti è: non risparmiate. Qualche euro in meno su questo componente può costare molto caro.
Il nuovo giunto snodabile della Wichard ha un costo di circa 90 euro.
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