
La Transat Café L’Or 2025 si avvicina alla conclusione con l’arrivo dei primi Ultim in Martinica. Mentre SVR Lazartigue conquista la vittoria assoluta con Laperche e Cammas, cresce l’attesa per la classe Imoca e le altre categorie, dove spiccano le ottime prestazioni degli italiani.
Ultim: trionfo sul filo

La 17ª edizione della Transat Café L’Or, da Le Havre a Fort-de-France, si è decisa con un duello spettacolare nella classe Ultim. Tom Laperche e Franck Cammas, a bordo di SVR Lazartigue, hanno tagliato il traguardo alle 22:13:58 locali (UTC-4) dopo 10 giorni, 13 ore, 3 minuti e 58 secondi di navigazione.
Seconda posizione per Sodebo Ultim 3 di Thomas Coville e Benjamin Schwartz, giunta in Martinica circa quattro ore dopo. Il successo di SVR Lazartigue conferma il dominio francese nella categoria e l’efficacia della coppia Laperche-Cammas, che ha saputo sfruttare al meglio i foil e la tattica nell’ultima notte caraibica.
Classe Imoca: equilibrio e protagonisti italiani

La flotta Imoca 60 è ancora in mare, ma la lotta per la vittoria resta apertissima. In testa c’è Charal con Jérémie Beyou e Morgan Lagravière, inseguiti da team di altissimo livello. Ottimo il passo di Francesca Clapcich con Will Harris su 11th Hour Racing, mentre Ambrogio Beccaria naviga nel gruppo di testa insieme a Thomas Ruyant su Allagrande MAPEI Racing.
Per la vela italiana, la Transat Café L’Or 2025 rappresenta una conferma della crescente presenza nei grandi eventi oceanici. Gli italiani si distinguono per affidabilità, velocità e capacità strategica, consolidando il loro ruolo nella flotta Imoca.

Class40 e Ocean Fifty: l’Italia si fa notare
Tra i Class40, l’Italia è in prima linea con otto skipper: Luca Rosetti e Matteo Sericano su Maccaferri Futura, Andrea Fornaro e Alessandro Torresani su Influence 2, Pietro Luciani su Les Invincibles e Alberto Riva su Ekinox. Un gruppo unito da passione e competenza, che dimostra quanto la vela oceanica italiana stia crescendo anche a livello tecnico.
Nella classe Ocean Fifty, la competizione resta accesa: le condizioni meteo tropicali impongono decisioni strategiche e gestione accurata della barca. L’Italia, pur meno rappresentata, segue con interesse la sfida dei multiscafi di media grandezza.
Conclusione
Con l’arrivo dei primi Ultim e l’attesa per gli Imoca, la Transat Café L’Or 2025 conferma il suo fascino di grande classica oceanica. Laperche e Cammas si prendono la gloria nei maxi multiscafi, mentre gli italiani — da Clapcich a Beccaria fino ai tanti protagonisti dei Class40 — scrivono un nuovo capitolo nella storia della vela d’altura. Le prossime ore decideranno i podi delle altre classi, ma il bilancio è già positivo: l’Italia c’è, e naviga forte.
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