
Dalla gestione dei terzaruoli al groppo in arrivo: ecco cinque situazioni reali che uno skipper deve saper affrontare per mantenere la sicurezza a bordo.
Ci sono delle situazioni che uno skipper deve saper affrontare anche se si trova alle prime esperienze. In questo articolo ne prendiamo in esame cinque.
1) Terzaruoli
Quando dare terzaruoli: quando il timone diventa duro e la barca sbanda troppo, mettendo la falchetta in acqua, è il momento di ridurre la vela. Dare terzaruoli al momento giusto evita stress sulla barca e mantiene un assetto stabile e sicuro.
2) Lasciare l’ormeggio con vento forte
Sono all’ormeggio, il vento è molto forte e soffia di lato. Devo uscire: come faccio a non finire sulle altre barche? Tengo la cima sopravento a doppino e do gas in marcia avanti. Levo la cima di sottovento e la trappa. La barca si tiene solo sulla cima di sopravento, ma non scade perché è tenuta dal motore. A questo punto faccio filare la cima di sopravento sino a recuperarla del tutto; nel frattempo la barca si è mossa rapidamente ed è uscita dal suo ormeggio.
3) Peggioramento in rada
Sono in rada, ci sono poche barche perché è previsto un peggioramento del vento. Non mi aspetto onda, ma molto vento: cosa faccio? Calo più catena possibile, assicuro bene i tendalini con delle cime e lego una cima intorno all’avvolgitore del fiocco. Tiro in coperta il tender e lo assicuro con delle cime. Se in coperta ho dei SUP o altri oggetti di grandi dimensioni, li fisso serrandoli bene con delle cime.
4) Panico a bordo
Sono in navigazione di bolina, la barca è molto sbandata, ci sono 21-22 nodi di vento e navighiamo a 8 nodi. Il vento fischia tra le sartie e gli schizzi bagnano il pozzetto. L’equipaggio è molto nervoso, alcune persone cominciano ad avere seriamente paura: come faccio a calmarli?
Lasco fiocco e randa e poggio fino a mettermi al gran lasco. Il vento percepito scenderà a circa 10 nodi, smetterà di fischiare, le onde scompariranno o sembreranno molto più basse. Siamo passati da una scenografia da burrasca a una da passeggiata. Spiego che ciò che hanno visto prima era solo l’effetto del sommarsi del vento reale e di quello generato dalla nostra velocità, ma che il mare non è così agitato e il vento non è così forte. Quando la calma sarà tornata a bordo, tornerò sulla mia rotta.
5) Il groppo
Sto andando incontro a un grosso groppo. È un cumulonembo basso sull’acqua, sotto è nerissimo e vedo quelle che sembrano colonne d’acqua verticali. È la prima volta che mi trovo in questa situazione: cosa faccio?
Ammaino tutte le vele e serro tutto in coperta. Se il tender è al traino, lo sollevo e lo assicuro in coperta. Fermo il fiocco e i tendalini. Mi metto, e faccio mettere all’equipaggio, la cerata e le scarpe da barca. Chiudo i passauomo e accosto il tambuccio. Il groppo arriverà, farà molto rumore e ci saranno raffiche violente dall’alto verso il basso, ma se la barca è pronta non succederà nulla più di questo.
Conoscere e gestire con calma queste situazioni è parte essenziale dell’esperienza di uno skipper.
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