pubblicato il 10/02/13 - aggiornato il 16/10/22 [18:29]
Tempo di lettura: 8 minuti
Il relitto del 35 piedi “Hooligan V”. La barca nel 2007 navigava alla volta di Plymouth in Inghilterra, quando perse la chiglia. Hooligan si ribaltò immediatamente e un membro dell’equipaggio perse
la vita
Ecco 3 controlli da fare sulla propria barca prima di partire: il timone, la chiglia e il piedino del motore. Vediamo come controllarli e cosa cercare
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In molti anni di attività come perito per imbarcazioni da diporto, ho avuto modo di studiare una vasta casistica di problemi che riguardano le barche usate.
L’esperienza mi ha insegnato che l’armatore tende a sottovalutare quelle problematiche che nella fase iniziale non compromettono il funzionamento della barca, sia che queste siano legate alla scarsa manutenzione del mezzo o che siano causate da incidenti.
Una sottovalutazione che spinge a non porre rimedio in maniera tempestiva, fino a quando l’intervento diventa indispensabile con la conseguenza che la portata del danno e i costi di riparazione aumentano.
Chi, invece, si occupa della manutenzione a livello professionale, a volte considera i piccoli interventi di scarsa reddittività e di conseguenza non è interessato a evidenziare i problemi al proprietario della barca.
La pala del
dedicato alla pala o, nel caso ce ne fossero due, alle pale del timone. Il timone è un elemento delicato della barca, questo è esposto a grandi sforzi e a urti accidentali. Nella maggior parte dei casi il timone è realizzato mediante assemblaggio di due semigusci di vetroresina sigillati con stuoie e resina. Il profilo posteriore della pala è esposto a piccoli urti, abrasioni da parte delle cime sommerse, e sfregamenti di altra natura che possono causare il distacco delle due guance di vetroresina che costituiscono la pala. Nel punto in cui le due guance del timone si separano, si creano delle vie d’acqua tali da causare infiltrazioni all’interno della pala. Specialmente sulle imbarcazioni datate, l’acqua troverà facilmente degli spazi tra il guscio e il materiale di riempimento, riempiendo rapidamente l’interno del timone. L’acqua qui contenuta sarà il viatico migliore al manifestarsi dell’osmosi sulle superfici della pala che all’interno non sono rivestite con gelcoat, quindi più esposte a fenomeni osmotici. Il controllo che ognuno di noi può fare, quando la barca è a secco, è verificare se nella pala del timone ci sia dell’acqua. L’operazione può essere fatta o con un appo
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