
La storia di Giovanni Ceccarelli, progettista di Mascalzone Latino e +39, autore di oltre mille yacht tra regata, crociera e grandi sfide ingegneristiche come la Costa Concordia.
Giovanni Ceccarelli, famoso anche per aver progettato Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato, la barca che partecipò alla Coppa America del 2003, e +39, altra barca di Coppa America che prese parte all’edizione del 2007, è una delle figure centrali della vela italiana degli ultimi trent’anni. Ingegnere e progettista capace di spaziare sull’intero design dello yacht, nato a Ravenna nel 1961 e appassionato velista, è figlio d’arte: suo padre Epaminonda è stato tra i pionieri dello yacht design moderno in Italia.
Giovanni assorbe presto quel linguaggio fatto di schizzi a mano libera e tavole tecniche, prima sui lucidi a china e oggi con la progettazione integrata 3D, carene in scala e discussioni su pesi, volumi e appendici. Regata da giovane, prima in deriva e poi in altura, vincendo diversi titoli italiani: un bagaglio pratico che diventerà centrale nel suo approccio progettuale. Fin da giovanissimo entra nello studio per iniziare una carriera che unirà l’istinto del regatante alla precisione dell’ingegnere.
Le prime affermazioni nei circuiti d’altura arrivano con i prototipi spinti dai regolamenti IOR, che vincono dieci titoli del mondo e successivamente IMS, oggi ORC e IRC. Negli anni Novanta Giovanni Ceccarelli firma diversi modelli capaci di imporsi nelle grandi regate internazionali, tra cui barche come Marfrio, Spritz, Per Elisa e Dimore del Garda. La sua abilità nell’interpretare i regolamenti e sfruttare ogni dettaglio dell’opera viva richiama l’attenzione di team e armatori di livello mondiale.
Mascalzone Latino e +39: gli anni della Coppa America
La collaborazione con Mascalzone Latino lo vede come principal designer di ITA 72, utilizzata nella 31ª America’s Cup ad Auckland. Il lavoro sulle carene, le appendici e la distribuzione dei pesi introduce nella Coppa un approccio maturato sui prototipi offshore. Qualche anno dopo viene chiamato come principal designer per +39 Challenge alla Coppa America del 2007 a Valencia, guidando uno studio multidisciplinare dove CFD, analisi strutturali e progettazione impiantistica si integrano in modo continuo.

Dalla crociera performante ai progetti personalizzati
Mentre i riflettori della Coppa brillano, Ceccarelli prosegue nel lavoro su barche da crociera performante e progetti one-off per regatanti ambiziosi. Nascono così i Rimar costruiti da Sartini, gli Eleva e la collaborazione con Paolo Semeraro per la linea NEO: il 400, il 350 e il 430 Roma, protagonista in molte regate internazionali. Attualmente sono in costruzione due nuovi modelli, il Neo 460 e il Neo 520, che verranno varati la prossima estate.
La sua attività non si limita all’altura: Ceccarelli progetta con la stessa cura anche barche per le classi RC-IOM, tra cui il Venti e il Sedici, vincitori di un titolo mondiale e di diversi campionati nazionali e continentali.

La rimozione della Costa Concordia: una sfida ingegneristica unica
Una parentesi particolare arriva con l’incarico per la rimozione della Costa Concordia. Ceccarelli è coinvolto come responsabile dell’ingegneria navale per una delle operazioni più complesse mai affrontate nel settore marittimo, che richiede analisi strutturali avanzate, studi di stabilità e valutazioni dinamiche accurate. Un compito lontano dalla ricerca dei decimi di nodo, in cui la sicurezza diventa prioritaria.
Non solo vela: dallo studio ravennate escono anche imbarcazioni a motore prodotte in serie per cantieri come Carnevali, Mylius e Manda Yachts, confermando una versatilità progettuale rara nel panorama italiano.
Un’eredità fatta di innovazione, equilibrio e mare
Nel corso della sua carriera Ceccarelli firma oltre mille barche, dai modelli radiocomandati ai maxi yacht oltre i 30 metri. La sua influenza sulla vela italiana deriva da un equilibrio raro: muoversi tra regata pura, crociera veloce e grandi sfide ingegneristiche mantenendo un segno distintivo chiaro. Le sue barche uniscono efficienza, semplicità, controllo e innovazione, sempre al servizio del mare e di chi lo vive.

Giovanni ha sempre condiviso la sua esperienza insegnando in diversi master. Quest’anno tiene la cattedra nella magistrale di ingegneria nautica dell’Università di Bologna, sede di Forlì, continuando a formare nuove generazioni di progettisti.
A oltre trent’anni dagli inizi, Ceccarelli rimane un punto di riferimento. La sua storia è costruita sulla sostanza: intuizioni, numeri, matite, software e soprattutto barche che, una volta in mare, restituiscono l’idea che le ha generate. Una barca “giusta”, come ama dire lui, si riconosce in pochi minuti. E molte delle barche nate dal suo studio continuano a dimostrarlo.
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