
Sono iniziati da qualche giorno a Santa Lucia, Caraibi, gli arrivi dell’ARC, la classica traversata atlantica a metà tra un rally oceanico e una regata vera e propria, nata nel 1986, che consente ogni anno a centinaia di barche anche di serie o da crociera di navigare tra le Canarie e i Caraibi.
Quest’anno erano 140 le barche che sono partite da Las Palmas, con 9 equipaggi italiani al via, per un’edizione che si è rivelata abbastanza tecnica, ma con uno schema di Aliseo tutto sommato classico. Il tipico vento stagionale da nordest si trovava infatti un po’ più a sud, e la chiave era trovare la rotta che bilanciasse avanzamento verso ovest e miglior posizionamento nell’Aliseo.
A interpretare al meglio lo scenario è stato il trimarano Rapido 53 XS Picomole di Aldo Fumagalli, armatore esperto di traversate oceaniche. Con un equipaggio d’eccezione ha vinto la classifica dei multiscafi, segnando anche il nuovo record della categoria. Picomole ha tagliato il traguardo in seconda posizione assoluta, dietro solo al VO65 olandese JaJo, imponendosi anche in tempo compensato.
Non è l’unica barca italiana ad aver brillato: il Baltic 65 Remax One di Dario Castiglia è arrivato secondo in tempo reale nella categoria Racing ed è primo in compensato, dopo una traversata condotta a ritmi elevatissimi. Bene anche GG, il Solaris 74 RS di Niccolò Maisto, in arrivo a Santa Lucia e in lotta per il vertice della categoria Cruising.
In definitiva, l’ARC si conferma il vero e forse unico evento oceanico “di massa”, con una flotta eterogenea che spazia dalle barche da crociera pura ai racer più performanti. Una regata aperta a tutti, che ogni anno rende l’Oceano un po’ più accessibile a chi lo sogna.
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