
Un equipaggio alla prima crociera in barca a vela dovrà affrontare la prova della cambusa, a meno che non intenda andare cenare al ristorante, cosa che farà inevitabilmente lievitare i costi. Se decidiamo invece di fare da soli, almeno per una parte della vacanza, dovremo acquistare e stivare la cambusa per il nostro viaggio in barca a vela.
Come farla e, soprattutto, come conservare i cibi freschi in barca?
Il primo ragionamento da fare è su dove acquistare la cambusa. Una mossa sbagliata sarebbe farla in un supermercato di un porto in una località turistica lungo il viaggio, per esempio su un’isola: sono in generale i più cari, se possibile meglio fare la cambusa in città e portarla poi in barca.
Nello scegliere i cibi freschi occorrerà avere delle precauzioni: i salumi e i formaggi per esempio è meglio comprarli sottovuoto, si mantengono meglio e si stivano in modo più sicuro. La frutta è preferibile quella con la buccia più spessa: ananas, melone, agrumi, da evitare frutta come i fichi che sono altamente deperibili.
La fase cruciale è quella dello stivaggio, dalla quale dipenderà quanto riusciremo a conservare in buono stato il nostro cibo fresco.
In barca abbiamo il frigorifero, sarà quasi sempre acceso, ma dovremo usarlo con intelligenza e se navigheremo molto a vela è possibile che dovremo spegnerlo per risparmiare l’energia delle batterie.
I cambi di temperatura in frigo possono generare condensa e acqua sul suo fondo: questo significa che è consigliabile non mettere la frutta fresca in frigo, ma trovare un’altra soluzione. La frutta non sta bene in frigo, anche se sempre acceso, anche perché sarebbe a contatto con molte altre cose, magari pressata, e si rovinerebbe presto.
In frigo ci saranno certamente i cibi sottovuoto che potranno resistere nelle pause in cui sarà spento se non sono troppo prolungate.
La frutta la appenderemo in una retina, magari vicino a un oblò apribile, in modo che sia arieggiata e sempre asciutta. Potremo prendere l’accorgimento di fasciare gli agrumi nella carta, per evitare che a contatto la buccia possa creare umidità e dare avvio alla muffa.
La verdura invece (come zucchine, insalata, carote, pomodoro) è un argomento più complesso: non possiamo tenerla fuori dal frigo perché alcune deperiscono velocemente con il caldo.
Per ottimizzare anche l’utilizzo dell’acqua si potrà lavare prima della partenza tutta la frutta e la verdura, l’importante è che si provveda anche ad asciugare bene tutti gli alimenti.
Noi di SVN, per esempio, per avere l’insalata fresca pronta per l’uso riponiamo le foglie intere (mi raccomando non le tagliate perché marciscono velocemente ndr.) lavate e asciugate all’interno di uno strofinaccio e la stiviamo nella parte alta del frigo.
Molto più semplice la gestione del cibo non fresco e dello scatolame, il cui stivaggio è relativamente facile e basta preoccuparsi di tenerlo in un luogo fresco e asciutto.
Seguendo questi pochi accorgimenti sarà possibile fare una buona cambusa e, soprattutto, avere la possibilità di mangiare cibo fresco per più di un giorno e mantenerlo in buone condizioni.
CuriositàLo speciale Charter di SVN di quest’anno è stato dedicato alla cucina in barca, un numero speciale in cui si spazia dai trucchi e suggerimenti per cucinare a bordo, ai consigli utili per i cibi a prova di onda, e dagli itinerari enogastronomici nei nostri mari a piccoli accorgimenti per avere tutto a portata di mano in cambusa.
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