mercoledì 3 dicembre 2025
NSS Group
  aggiornamenti

Due velisti trovati morti sullo yacht alla deriva nel canale del Mozambico

L’australiana Deirdre Sibly e il francese Pascal Mahe sono stati trovati morti sul loro yacht alla deriva nel canale del Mozambico. Indagini in corso su un possibile attacco di pirati.

Deirdre “Cookie” Sibly, 67 anni, australiana, e il francese Pascal Mahe sono stati trovati morti a bordo del propiro yacht a vela
Deirdre “Cookie” Sibly, 67 anni, australiana, e il francese Pascal Mahe sono stati trovati morti a bordo del propiro yacht a vela
SVN GUIDE CHARTER SVN GUIDE CHARTER SVN GUIDE CHARTER
GUIDE DI CHARTER

Deirdre “Cookie” Sibly, 67 anni, australiana, e il francese Pascal Mahe sono stati trovati senza vita a bordo del loro yacht alla deriva al largo della costa sudafricana. La dinamica e l’area dell’avvistamento fanno ipotizzare un possibile attacco di pirati, un rischio noto nel pericoloso canale del Mozambico.

Il ritrovamento dello yacht alla deriva

Lo yacht è stato raggiunto da un maxi-yacht intervenuto dopo il fallito tentativo di contattare l’equipaggio. A bordo è apparso subito chiaro che il viaggio dei due velisti si era concluso tragicamente: i corpi erano all’interno dell’imbarcazione, che continuava a muoversi sospinta da vento e corrente senza nessuno al timone.

Sibly e Mahe erano salpati mesi prima con l’obiettivo di attraversare l’oceano, spinti dal desiderio di vivere quella che lei definiva “l’avventura di una vita”. Dopo essersi conosciuti sull’isola di Réunion, avevano scelto di intraprendere insieme la rotta verso il Sudafrica, un percorso impegnativo segnato da correnti forti, condizioni meteo difficili e il rischio di incontrare bande di pirati.

Il segnale di soccorso del 27 novembre

L’ultimo contatto con la coppia risale al 27 novembre, quando lo yacht ha trasmesso un segnale di emergenza. Le navi accorse non sono riuscite a stabilire comunicazioni radio né a osservare movimenti a bordo. L’imbarcazione appariva integra, con le vele spiegate, ma senza risposta dall’interno.

Le autorità sudafricane, francesi e australiane stanno collaborando per ricostruire le ultime ore della navigazione. Non sono stati diffusi dettagli sulle cause della morte e non è ancora noto se i corpi presentassero ferite d’arma da fuoco. L’ipotesi pirateria resta plausibile ma non confermata, in un’area storicamente a rischio e ancora oggi teatro di episodi isolati.

La famiglia di Deirdre Sibly ricorda una donna che considerava il mare la propria casa, affrontando ogni viaggio con determinazione. Pascal Mahe era conosciuto nell’Oceano Indiano come un navigatore esperto e riservato, abituato a rotte impegnative.

Un mistero che solo le indagini potranno chiarire

L’imbarcazione resta al centro del mistero. Saranno l’autopsia, gli accertamenti tecnici, le analisi satellitari e le indagini internazionali a tentare di chiarire quanto accaduto. Intanto il canale del Mozambico torna a essere considerato uno dei tratti di mare più insidiosi del pianeta, dove il confine tra desiderio di avventura e vulnerabilità dei naviganti rimane sottile.

© Riproduzione riservata

SVN VIAGGI SVN VIAGGI SVN VIAGGI
ARTICOLI DI VIAGGI
Pardo Pardo Pardo
PUBBLICITÀ