
Un’imbarcazione mercantile ha urtato una serie di yacht ormeggiati lungo il fiume Medina, sull’isola di Wight. L’incidente, avvenuto nei giorni scorsi, solleva interrogativi sulla sicurezza della navigazione nei canali stretti dove convivono traffico commerciale e da diporto.
Secondo quanto riportato dai media locali, la nave cargo – in rotta da Terneuzen a Cowes – ha urtato alcune barche a vela ormeggiate lungo il corso del fiume Medina. Non risultano feriti, ma i danni agli yacht coinvolti sarebbero significativi. Al momento non è stato diffuso il nome dell’unità mercantile, né sono note le circostanze precise della collisione.
Il fiume Medina è un canale tideale che attraversa l’isola di Wight fino a Cowes. È utilizzato sia da imbarcazioni mercantili sia da barche da diporto, con numerosi yacht ormeggiati lungo le sue sponde. Questo rende le manovre particolarmente delicate per le navi di grandi dimensioni, specialmente in presenza di correnti o traffico intenso.
Nonostante non sia ancora disponibile un rapporto ufficiale, tra le possibili cause dell’incidente figurano il ridotto spazio di manovra, un errore di valutazione del comando, la velocità di transito o l’influenza della marea. Anche un’improvvisa variazione di corrente potrebbe aver spinto la nave verso la fila di yacht ormeggiati.
L’episodio evidenzia la necessità di una gestione più rigorosa della convivenza tra traffico commerciale e da diporto. Zone come il fiume Medina richiedono velocità ridotte, segnalazioni chiare e ormeggi disposti a distanza di sicurezza dal canale di transito. Un miglior coordinamento tra autorità portuali, armatori e diportisti potrebbe ridurre il rischio di simili incidenti.
La collisione tra la nave cargo e gli yacht ormeggiati sul River Medina rappresenta un nuovo campanello d’allarme per la sicurezza della navigazione in aree portuali affollate. Le indagini chiariranno le responsabilità, ma resta evidente la necessità di norme più efficaci e controlli più attenti nei canali condivisi tra navi commerciali e barche da diporto.
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