Nell’ultimo anno sono state riscontrate 3.674 infrazioni alle regole nel settore edilizio, con 1.569 sequestri e 4.697 denunce. A conti fatti, due violazioni per ognuno dei 7.400 chilometri delle coste italiane. Principale nemico della salute ambientale dei nostri mari è il cemento, favorito, secondo Legambiente, dall’assenza di una reale volontà politica che ne regoli l’edificazione abusiva. Al comando di questa particolare classifica c’è la Campania con 2.776 violazioni, seguita da Sicilia (2.286), Puglia (1.577) e Calabria (1.435). Aumentano anche le infrazioni accertate dalle forze dell’ordine e capitanerie di porto: quelle rilevate nel 2008 sono state 14.544, l’1,6 per cento in più rispetto alla stagione precedente. L’aumento è più o meno simile per le persone denunciate (16.012), mentre calano leggermente i sequestri (4.049).
Intanto, nello scorso week-end ha levato gli ormeggi da Grado Goletta Verde, il bialbero di Legambiente che in un viaggio lungo 23 tappe, oltre a esaminare le condizioni di salute dei mari italiani, svolgerà una campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo edilizio e la cattiva gestione del litorale.
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