
Nel silenzio del porto di Saint-Tropez, tra yacht scintillanti e banchine affollate, è comparsa una struttura discreta ma rivoluzionaria: Meltem. A prima vista può sembrare un semplice pontile galleggiante, ma nasconde un’idea ambiziosa e sostenibile. Ispirato alle pensiline fotovoltaiche dei parcheggi autostradali, questo prototipo integra produzione di energia, comfort e funzionalità ambientale, segnando una possibile evoluzione per le infrastrutture portuali.
Un pontone che produce energia e ombra
Progettato da un team di giovani ingegneri francesi fondatori della startup One Concept Marine, Meltem è lungo dodici metri ed è interamente realizzato in alluminio. Sopra il pontone è montata una struttura ombreggiante che ospita pannelli fotovoltaici in grado di generare fino a 32 MWh all’anno. Una quantità sufficiente per alimentare le colonnine di circa 40 posti barca. La stessa copertura offre anche una zona d’ombra per i diportisti in attesa, molto apprezzata durante le calde giornate estive.
Progettato per restare in acqua tutto l’anno
Meltem è stato pensato per resistere anche nelle stagioni più avverse. La struttura, collaudata per sopportare venti fino a 200 km/h, non richiede lo smontaggio invernale nei porti meno esposti. Questo rende il sistema efficiente e facilmente gestibile per i marina che desiderano soluzioni stabili e durevoli, senza necessità di manutenzioni stagionali complesse.
Un sistema che raccoglie anche l’acqua piovana
Oltre alla produzione di energia e all’ombreggiatura, il pontone incorpora un sistema per il recupero dell’acqua piovana. L’acqua viene raccolta in cassoni integrati nella struttura galleggiante e può essere utilizzata per lavaggi o altri usi tecnici in porto. Un’ulteriore funzione che conferma la vocazione ecologica del progetto e la sua multifunzionalità.
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