
Al primo giorno di Cannes Yachting Festival, che si è aperto ieri 9 settembre, abbiamo voluto vedere come prima barca il nuovo Oceanis 52 disegnato da Biscontini e Nauta Design. La barca, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, nasce sullo scafo del First 53 e da una nuova interpretazione della barca da crociera. Comoda, elegante, piacevole da vivere sia fuori che dentro, ha uno scafo nato per correre. L’Oceanis nasce con grandi potenzialità, che vanno sfruttate più o meno secondo l’armamento che si sceglie.
Il pozzetto e la disposizione degli spazi esterni
Il pozzetto è molto grande, con i due classici prendisole di lato al tambuccio e un’ampia divaneria a poppa, intorno alle ruote del timoniere. Spiccano al centro due tavolini separati: una scelta che incontra sostenitori accesi, i quali sottolineano come in questo modo si possa transitare liberamente da prua a poppa del pozzetto anche quando le ante dei tavoli sono aperte, e accaniti detrattori che sostengono come, in questo modo, quando si mangia con gli amici, l’atmosfera sia più quella di una tavola calda che quella di un pozzetto di una barca, dove solitamente si ama socializzare.

L’assenza del rollbar e la targa bracket
Al contrario dell’Oceanis 51.1, non ha il rollbar, cosa che segna la definitiva scomparsa di questo componente che non aveva mai convinto del tutto. Tuttavia, il boma continua a essere piuttosto alto per permettere l’installazione di una struttura rigida che copre l’intero pozzetto e che rivede anche la disposizione della scotta di randa. Una struttura chiamata “targa bracket” ed è un optional.

Gli interni firmati Nauta Design
Quando si scende sotto coperta si trova una dinette decisamente grande. In questa, Nauta Design è riuscita a sviluppare meglio di quanto fatto nel 51.1 l’idea di lusso. Non ci sono grandi novità a livello di disposizione degli spazi, ma il tutto è curato in modo diverso e l’effetto finale è quello di una barca con un livello di lusso meglio proporzionato al suo posizionamento, quasi al vertice dei modelli Oceanis.

Cucina e soluzioni per la vita a bordo
La cucina è molto grande e ben sviluppata, e per la prima volta appare il frigorifero a colonna, come lo si ha a casa. Una scelta che in navigazione non sarà un piacere, ma che ricorda come oggi questo tipo di barche non sia più pensato per fare lunghe navigazioni di più giorni senza scalo, bensì per passare di baia in baia e di isola in isola.
La cabina di prua e il nuovo sfruttamento dei volumi
Grande anche la cabina di prua con il letto a isola. Anche qui si nota un livello di finiture decisamente più alto rispetto a quello del modello precedente. La barca è 30 centimetri più lunga e 4 più larga del modello che va a sostituire, il che ne fa una barca di base più voluminosa. Volume che aumenta anche grazie a un miglior sfruttamento di quanto già esistente. Il redan appena sopra la linea di galleggiamento, maggiore artefice di tale aumento di volumetrie, in questo modello è più arrotondato, quasi smussato, il che lo rende meno evidente dando maggiore eleganza allo scafo.

Per le valutazioni tecniche della barca bisognerà attendere la possibilità di farne una prova in mare.
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