Con la Sentenza n. 72/2025, la Corte di Giustizia Tributaria di La Spezia ha emesso un pronunciamento destinato a fare giurisprudenza: l’IVA non è dovuta sui corsi per il conseguimento delle patenti A, AM e nautiche.
Una decisione che rappresenta una svolta per migliaia di cittadini e per il diritto a una formazione accessibile e orientata alla sicurezza.
Senza questo chiarimento, le autoscuole e le scuole nautiche avrebbero dovuto applicare un rincaro del 22% sui corsi, penalizzando soprattutto giovani, famiglie e aspiranti diportisti.
Un aumento che avrebbe rappresentato un ulteriore ostacolo all’acquisizione di competenze fondamentali per chi voleva prendere la patente per la moto o una patente nautica, favorendo, al contempo, i pagamenti in nero.
Unasca promuove il ricorso
A promuovere il ricorso e a difendere i diritti degli utenti è stata Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica), affiancata da un team di consulenti legali.
L’azione ha permesso di dimostrare che la normativa vigente esclude espressamente l’applicazione dell’IVA ai corsi non riconducibili alle patenti di categoria B e C1, linea confermata anche dalla Legge di Bilancio 2025.
Questa sentenza rappresenta non solo un risparmio economico per i cittadini, ma anche un passo avanti verso una formazione più accessibile, regolare e sicura, in linea con gli obiettivi di riduzione degli incidenti su strada e in mare.
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