martedì 9 dicembre 2025
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La storia degli Oceanis: dal 350 al 52

La storia della gamma Beneteau Oceanis: dalle origini negli anni ’80 alle generazioni moderne, fino ai modelli iconici come l’Oceanis 411 Clipper.

Il modello 2025 degli Oceanis, l'Oceanis 52
Il modello 2025 degli Oceanis, l'Oceanis 52
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Se si è un velista, a meno che non si sia alle prime armi, si deve necessariamente conoscere la gamma Oceanis della Beneteau. Che si sia un regatante o un crocierista, gli Oceanis sono talmente diffusi che è praticamente impossibile andare in un porto senza rendersi conto della loro presenza. Dagli stabilimenti della Beneteau sono uscite decine di migliaia di esemplari di barche appartenenti a questa gamma.

L’inizio della gamma appartiene agli anni Ottanta. Il diportismo comincia a diffondersi, l’idea che per andare in mare non si dovesse essere necessariamente dei grandi navigatori comincia a farsi strada e barche come l’Oceanis 350 o l’Oceanis 430 aiutano centinaia di aspiranti velisti a rompere gli indugi e salire a bordo di una barca a vela.

L'Oceanis 430, insieme al 350, fu la barca che iniziò un profondo cambiamento nel modo di guardare alla vela
L'Oceanis 430, insieme al 350, fu la barca che iniziò un profondo cambiamento nel modo di guardare alla vela

Il primo modello a dare vita alla gamma fu l’Idylle 13,50, ma quelli che ne segnarono il successo sono appunto il 350 e il 430 nella seconda metà del decennio. Sino a quel momento le barche erano anguste, gli spazi ristretti, i ponti pieni di winches, cime, manovre. Gli Oceanis avevano volumi e tanto spazio libero dove muoversi sul ponte. Volumi e spazi che oggi farebbero sorridere, ma che al tempo sembravano enormi e soprattutto erano barche semplici da portare: tutto era ridotto, dal piano velico al numero di manovre. Un piano velico ridotto perdonava molti errori, manovre semplici e essenziali richiedevano meno tempo per imparare a portare la barca e meno perizia nel farlo.

L'Oceanis 350 prodotto nella seconda parte delgi anni '80
L'Oceanis 350 prodotto nella seconda parte delgi anni '80

La filosofia progettuale di Beneteau

La Beneteau non voleva fare barche veloci, voleva fare barche facili da portare e con gli Oceanis ci riuscì perfettamente, anche se in alcuni momenti esagerò con la semplificazione. Per gli Oceanis, Beneteau sceglie di collaborare con diversi studi di progettazione, tutti francesi, da Philippe Briand a Marc Lombard; solo negli anni 2000 cominceranno ad arrivare gli italiani, che oggi sono numerosi tra i progettisti delle barche di tutto il gruppo Beneteau, non solo Oceanis.

Il concetto di generazione dei modelli

Beneteau con Oceanis è stato il primo cantiere a sviluppare il concetto di generazione di modelli. Un concetto vincente che aiuta molto chi deve acquistare una barca nella scelta e i dealer nel vendere. All’incirca, a seconda di quanto tira il mercato, ogni 5 - 7 anni arriva una nuova generazione di modelli. In una generazione il primo modello detta le linee. Ad esempio, nel 2017, l’Oceanis 51.1 introdusse per la prima volta il concetto di spigolo di prua, il redan: tutti i modelli di quella generazione di Oceanis presentavano il redan, elemento che ormai è entrato nel DNA della gamma anche se declinato in modo leggermente diverso.

Ad oggi siamo arrivati all’ottava generazione di Oceanis, che si è aperta con il lancio dell’Oceanis 52. In questa generazione la Beneteau si concentra in modo particolare sull’estetica della barca, che in effetti è molto bella, e sull’aumento dei volumi interni, tendenza che abbiamo già visto nelle generazioni precedenti e che ha determinato la continua crescita delle barche soprattutto in larghezza.

I modelli iconici: l’Oceanis 411 Clipper

Tra i modelli che più hanno segnato il successo della gamma Oceanis e fatto la storia della vela c’è l’Oceanis 411 Clipper, un 12,30 metri che fu venduto, negli anni Novanta, in quasi 2.000 esemplari, andando a eguagliare e superare il record di vendite dell’Arpège di Dufour, la prima barca a vela da crociera. Il Clipper 411 era grande, era bello, rifinito e poteva avere addirittura 4 cabine con 2 bagni. La barca non era particolarmente veloce, ma quando lo scrivemmo in una recensione che facemmo, fummo aggrediti a suon di lettere da centinaia di fan della barca, per i quali le prestazioni di questa erano eccellenti.

Oceanis 411
Oceanis 411

La sesta generazione: l’introduzione del roll-bar

Nella sesta generazione di Oceanis la Beneteau introduce il roll-bar, un accessorio che sollevò moltissime critiche e divise il pubblico in due fazioni: chi era a favore perché il roll-bar rendeva la barca ancora più facile da portare e comoda, e chi invece protestava perché il roll-bar levava anche l’ultima sembianza di barca a vela classica da questi scafi che stavano diventando sempre più larghi e sempre più lontani dalle barche degli anni Novanta. Oltre al redan le barche presentarono anche la doppia pala del timone e le due ruote, necessarie per via della grande larghezza raggiunta soprattutto a poppa e per la necessità di creare una viabilità in pozzetto tale da far passare con facilità le persone dal pozzetto alla piattaforma da bagno che, con un meccanismo un po’ complesso, una volta aperta era veramente molto grande.

La settima generazione: maggiore sportività

Nella settima generazione, quella in cui si introdusse il redan, si cercò di trovare un compromesso: il roll-bar sarebbe stato montato solo sui modelli dal 46.1 in su, mentre sotto le barche tornarono ad assumere un aspetto più sportivo, e non solo l’aspetto. Le carene erano più veloci e le barche erano divertenti da portare nonostante l’attrezzatura di coperta fosse lontana da quella delle classiche barche a vela. La ricerca delle prestazioni portò i progettisti a fare carene piatte che entravano facilmente in planata, ma che hanno il difetto di scarrocciare molto. Nonostante ciò, barche come l’Oceanis 40.1 o il 37.1 sono molto divertenti sotto vela e probabilmente possono essere annoverate tra gli Oceanis più veloci di sempre nelle loro specifiche categorie.

Le barche più comode: l’Oceanis 46.1

In questa generazione troviamo una delle barche più comode prodotte in questa gamma, l’Oceanis 46.1 che, grazie al redan di prua ha, nella sua versione armatoriale, una cabina di prua particolarmente comoda, ancora più grande di quella dell’Oceanis 51.1. La barca è così comoda che la ritroveremo, come restyling, anche nella generazione successiva.

Oceanis 46.1
Oceanis 46.1

L’ottava generazione e oltre

L’ultima generazione, la numero otto, come già accennato, parte con l’Oceanis 52 e l’Oceanis 47, restyling del 46.1. Questi modelli segnano l’abbandono definitivo del roll-bar. Alla fine si è capito che questo accessorio, per molti aspetti comodo, era troppo penalizzante per la condotta della barca. L’Oceanis 52 torna a privilegiare l’estetica della barca, che per alcuni mercati, come il mercato italiano, è un elemento imprescindibile: un italiano difficilmente comprerà una barca se questa esteticamente non è bella. Nei prossimi anni sicuramente usciranno i modelli più piccoli di questa gamma e perdurerà il successo dell’idea della barca facile da portare e comoda da vivere, la barca per tutti.

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