
È successo tutto in pochi istanti, ieri mattina 31 maggio, nelle acque di Porto Pirrone, a Leporano, a pochi chilometri da Taranto. Un uomo di 39 anni, originario di Castellana Grotte, è rimasto gravemente ferito durante una battuta di pesca subacquea, a circa un miglio dalla costa sul versante orientale della litoranea tarantina, una zona a intenso traffico di imbarcazioni. Il sub è stato travolto da un gommone in transito.
Secondo le prime ricostruzioni, il 39enne si trovava in mare, quando, per cause ancora da chiarire, è finito a scontrarsi con l’elica di un gommone. L’impatto gli ha provocato lesioni devastanti a una gamba e gravi ferite a un braccio. L’incidente è avvenuto poco dopo mezzogiorno.
Fondamentale è stato l’intervento del conducente della barca che lo ha colpito, che ha immediatamente prestato i primi soccorsi, avvertito il 112 e trasportato l’uomo al vicino porticciolo di Baia d’Argento, dove ad attenderlo c’era un’ambulanza del 118. Se così non fosse stato, l’uomo, molto probabilmente, sarebbe morto dissanguato.
Il sub è stato portato d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto e condotto subito in sala operatoria per tentare di salvargli il braccio, anch’esso colpito.
Il tentativo di salvare il braccio ha avuto successo, ma per la gamba non si è potuto fare altro che amputare sotto il ginocchio. Gli interventi, dicono i medici, non finiranno qui. Dopo questa prima operazione, l’uomo è stato ricoverato nel reparto di rianimazione in prognosi riservata. Fortunatamente non ha riportato altre lesioni oltre a quelle causate dall’elica.
Il gommone del sub è stato recuperato, mentre l’imbarcazione che ha investito l’uomo è stata sequestrata su disposizione del pubblico ministero di turno, che ha aperto un’inchiesta per fare piena luce sulla dinamica e sulle eventuali responsabilità.
Sul posto sono intervenuti, oltre al personale sanitario, anche gli uomini della Capitaneria di porto e i Carabinieri, impegnati nei rilievi e nell’ascolto dei testimoni presenti nell’area al momento dell’accaduto.
© Riproduzione riservata