giovedì 13 novembre 2025
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Transat Café L’Or: i Class40 si ricompattano e gli italiani puntano al finale

La flotta dei Class40 si ricompatta a meno di mille miglia dal traguardo. Rotte nord e sud convergono e gli italiani restano protagonisti nella fase decisiva della Transat Café L’Or.

La flotta dei Class 40 alla Transat Café L’Or vista dall'AI
La flotta dei Class 40 alla Transat Café L’Or vista dall'AI
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A meno di mille miglia dall’arrivo in Martinica, la flotta dei Class40 si è completamente ricompattata. Le due rotte – quella più settentrionale e quella sud, inizialmente molto distanziate – stanno convergendo, trasformando il finale della Transat Café L’Or in una volata oceanica imprevedibile.

Il margine tra i primi è ormai ridotto a poche decine di miglia, un nulla in un oceano che nelle ultime ventiquattro ore ha cambiato faccia e sta ridistribuendo le carte. La pressione arriva da sud, dove un gruppo che sembrava tagliato fuori dalla lotta per le posizioni di vertice ha finalmente agganciato gli alisei. Le barche hanno accelerato con continuità e le scelte tattiche fatte giorni fa, sotto il peso delle perturbazioni iniziali, ora sembrano pagare.

Dalla rotta più settentrionale arrivano invece i primi segni di stanchezza: chi era davanti da giorni si trova ora a difendere un vantaggio molto meno solido. In questo tratto di oceano basta un piccolo errore o un groppo inaspettato per ribaltare la classifica e rimettere tutto in discussione.

Gli italiani protagonisti: una presenza mai così forte nei Class40

In questo gioco di incastri, gli italiani sono tutt’altro che comprimari. La pattuglia azzurra, numerosa come mai prima nella storia della Transat, sta vivendo una regata intensa e carica di tensione. Andrea Fornaro e Alessandro Torresani proseguono con lucidità nella parte alta della flotta, forti di una rotta nord che aveva dato solidità nelle prime fasi.

Più a sud, dove la pressione dei venti è tornata stabile, Matteo Sericano e Luca Rosetti su Maccaferri Futura stanno facendo segnare una delle migliori progressioni della giornata. Hanno creduto nella rotta meridionale fin dall’inizio e la scelta sta dando frutti: nell’ultima notte hanno recuperato miglia importanti, rilanciando la propria corsa.

Luciani e Riva restano pienamente in gara

Anche Pietro Luciani, in coppia con William Mathelin-Moreaux, resta pienamente in gioco grazie a una navigazione pulita e costante, ideale in condizioni meteo in evoluzione. Lo stesso vale per Alberto Riva, tra i più giovani ma anche tra i più esperti navigatori oceanici italiani, che sta crescendo di ritmo proprio mentre le proiezioni meteo potrebbero favorire la sua opzione di rotta.

Il quadro generale è quello di una regata che cambia pelle ogni dodici ore. Gli alisei non sono ancora completamente stabilizzati, le nuvole influenzano i sistemi di pressione e ogni skipper deve decidere se spingere al massimo o preservare l’attrezzatura per il rush finale. La tappa intermedia imposta dallo stop a La Coruña ha compresso ulteriormente i tempi, aggiungendo incertezza.

Il risultato è evidente: la Transat Café L’Or 2025, nella sua categoria più affollata e combattuta, è ancora completamente aperta. E mentre la flotta accelera verso Fort-de-France, una certezza è già chiara: l’Italia, con la sua presenza ampia e competitiva, è finalmente protagonista anche nel mondo affollato e feroce dei Class40.

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