
Otto italiani in regata e risultati di rilievo: Francesca Clapcich nel podio provvisorio degli IMOCA, Ambrogio Beccaria nel gruppo di testa e un fronte azzurro compatto anche tra i Class40. Negli ultimi due giorni la Transat Café L’Or è entrata nella fase decisiva e l’Italia si conferma protagonista della scena oceanica.
Laperche e Cammas restano al comando tra gli Ultim
Negli Ultim, Tom Laperche e Franck Cammas su SVR-Lazartigue mantengono il comando con circa 160 miglia di vantaggio su Actual Ultim 4. La loro rotta più stabile verso sud si è rivelata vincente nelle ultime 48 ore, ma la scelta più settentrionale degli inseguitori ha permesso un parziale recupero grazie a venti più costanti. La regata resta aperta, con oltre 1.500 miglia ancora da percorrere fino a Fort-de-France.
IMOCA: Clapcich in zona podio, Beccaria nel gruppo di testa
Tra gli IMOCA, Francesca Clapcich in coppia con Will Harris a bordo di 11th Hour Racing è stata tra le protagoniste delle ultime due giornate, stabilmente nel podio provvisorio dopo una brillante gestione degli alisei e dei buchi di vento.
Ambrogio Beccaria, con Thomas Ruyant su Allagrande Mapei, naviga nel gruppo di testa e continua a scegliere una rotta più meridionale per agganciare vento stabile. Entrambi rappresentano la nuova generazione di navigatori oceanici italiani, sempre più competitivi nelle grandi regate atlantiche.
Class40: strategia meridionale per gli italiani
Nei Class40 la presenza italiana è ampia e determinata. Luca Rosetti e Matteo Sericano su Maccaferri Futura hanno optato per una rotta sud decisa dopo la ripartenza da La Coruña, cercando aria più stabile e una discesa veloce verso l’oceano centrale.
Andrea Fornaro e Alessandro Torresani su Influence 2 stanno gestendo bene il ritmo nel flusso di vento medio, mentre Alberto Riva (co-skipper di Ekinox) e Pietro Luciani (a bordo di Les Invincibles) seguono strategie simili, mirando a restare nel canale di pressione più favorevole. Tutti stanno affrontando una traversata che si sta rivelando più tecnica del previsto, segnata da rapide evoluzioni meteo e lunghe transizioni tra le onde oceaniche.
La chiave tattica degli ultimi due giorni
Le ultime 48 ore sono state decisive: la scelta tra la “via sud”, più lunga ma con venti regolari, e la “via nord”, più rischiosa ma potenzialmente più veloce, ha diviso la flotta. Gli italiani si distinguono per coerenza tattica e capacità di adattamento. Il gruppo dei Class40 azzurri ha saputo gestire con equilibrio la ripartenza dopo la sosta obbligata di La Coruña, affrontando mare formato e venti irregolari senza errori.
Le previsioni mostrano venti instabili all’ingresso dei Caraibi e una possibile compressione delle flotte. Tra gli IMOCA, Charal e 11th Hour Racing si alternano al comando, ma Allagrande Mapei resta pienamente in partita. Nei Class40, gli italiani del fronte sud potrebbero beneficiare di un allineamento più favorevole delle correnti nelle prossime ore.
L’onda oceanica italiana
Con otto navigatori italiani iscritti, questa edizione della Transat Café L’Or segna un record storico per la vela oceanica tricolore. Non più comparse, ma protagonisti in grado di competere alla pari con i grandi team francesi. Da Clapcich e Beccaria negli IMOCA, a Rosetti, Sericano, Fornaro, Torresani, Riva e Luciani nei Class40, l’Italia mostra un movimento maturo e preparato, capace di tenere il passo delle regate oceaniche più impegnative del mondo.
La Transat entra nella fase decisiva. SVR-Lazartigue di Laperche e Cammas resta in controllo tra gli Ultim, ma la vera notizia è la solidità dell’onda italiana che si sta affermando su tutti i fronti. Le prossime 48 ore diranno se la vela oceanica tricolore potrà festeggiare un podio storico anche sull’altra sponda dell’Atlantico.
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