giovedì 18 dicembre 2025
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Trofeo Jules Verne: la nuova caccia al record sul giro del mondo a vela

Il Trofeo Jules Verne è la sfida più estrema del giro del mondo a vela. Sodebo con Thomas Coville tenta il record che resiste dal 2017.

 Thomas Coville con il suo Sodebo
Thomas Coville con il suo Sodebo
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Il record del giro del mondo a vela rappresenta una sorta di Santo Graal delle sfide oceaniche. Il Trofeo Jules Verne è infatti considerato la prova più difficile, tecnologicamente complessa e imprevedibile della vela moderna, un obiettivo che continua ad attirare i migliori equipaggi e le barche più avanzate mai costruite.

Poche settimane fa l’attenzione era concentrata sul tentativo dell’equipaggio interamente femminile guidato da Alexia Barrier a bordo di Idec Sport. Il team è ancora in navigazione, ma le probabilità di conquistare il primato si sono progressivamente ridotte a causa di una serie di avarie tecniche che hanno compromesso la corsa contro il tempo.

La partenza di Sodebo con Thomas Coville

Da circa 48 ore è iniziato un nuovo assalto al Trofeo Jules Verne. Il trimarano Sodebo, capitanato da Thomas Coville, è partito da Brest e sta navigando a velocità molto elevate nell’Atlantico, sfruttando condizioni favorevoli fin dalle prime miglia.

A bordo di Sodebo, reduce da un recente podio alla Transat Café l’Or, l’equipaggio è composto da Thomas Coville, Frédéric Denis, Pierre Leboucher, Léonard Legrand, Guillaume Pirouelle, Benjamin Schwartz e Nicolas Troussel.

Un primato che resiste dal 2017

L’obiettivo resta quello di migliorare il record di 40 giorni, 23 ore e 30 minuti, stabilito nel 2017 da Francis Joyon proprio con Idec Sport. Un tempo di riferimento che negli anni ha respinto numerosi tentativi, confermando l’estrema difficoltà della sfida.

Nella storia del Trofeo Jules Verne i tentativi falliti sono stati nettamente superiori a quelli conclusi con successo. Proprio questa incertezza, però, contribuisce a rendere il record uno degli obiettivi più ambiti della vela oceanica.

In epoca recente i protagonisti assoluti di questa caccia al primato sono i trimarani della classe Ultim, lunghi circa 32 metri e oggi dotati di foil, capaci di volare sulle onde oceaniche e mantenere medie impensabili fino a pochi anni fa.

Il futuro: spazio anche per un monoscafo?

Resta aperta una domanda che affascina appassionati e addetti ai lavori: in futuro ci sarà spazio per un tentativo con un monoscafo? Una possibile risposta potrebbe arrivare da Giovanni Soldini e dalla futuristica Ferrari Hypersail, un progetto ancora avvolto dal mistero che promette di ridefinire i confini della navigazione oceanica ad alte prestazioni.

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