Scoprite quali sono le accortezze per evitare di farsi rubare il fuoribordo della barca o del battello di servizio in porto o in rada, un accessorio che è sempre nelle mire dei ladri
GUIDE DI CHARTER
Come proteggere il motore fuoribordo del tender dal furto
Facili da rubare, truccare e rivendere, i motori fuoribordo sono uno dei bersagli preferiti dai ladri. Cosa si può fare per proteggersi?
A bordo delle nostre barche a vela utilizziamo motori fuoribordo per spingere i nostri tender o gli scafi stessi, quando non superano gli 8 metri di lunghezza.
Spesso sono propulsori piccoli e relativamente leggeri, con una potenza che difficilmente supera i 6 hp a meno che non si parli di una grande barca o di un catamarano dove allora si possono avere anche motori da 40 hp.
In crociera poi siamo soliti lasciare i fuoribordo in coperta, sui pulpiti di poppa, dove rimangono comunque accessibili all’equipaggio.
Il problema è che in quella posizione sono anche ben visibili ed esposti ai malintenzionati. Non a caso le cronache nautiche sono piene di furti di fuoribordo ai danni dei velisti, un fenomeno in crescita che registra ogni anno
pera di ladri occasionali, ma azioni mirate da parte di bande specializzate e ben organizzate che rivendono i propulsori o i loro singoli componenti nell'Europa dell'Est o nell’Africa mediterranea. Vediamo allora come proteggere i nostri fuoribordo ed evitare brutte sorprese, in porto come in rada. Quali sono le tecniche utilizzate dai ladri? È importante sapere quali sono le tecniche che utilizzano i ladri di fuoribordo. I furti avvengono sia di giorno che di notte, all'ancora o sul pontile. Per prima cosa le bande si dedicano all’esplorazione all’interno di porti, cantieri e rimessaggi volte all’individuazione del potenziale bottino. È facile per loro, specie nelle grandi strutture, confondersi tra gli armatori o gli stessi operatori portuali, così come aggirare cancelli automatici e varchi di sicurezza. Con l’occasione studiano le abitudini degli equipaggi, gli orari di movimento e il modo in cui posizionano a bordo i propri propulsori. Nelle zone di ancoraggio, come baie e calette, i ladri in genere viaggiano in gommone e al momento opportuno, fuori da sguardi indiscreti, tagliano gli ormeggi delle barche. Quando queste in seguito si arenano in luoghi appartati, smontano c
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