Scopri quali barche possono affrontare un giro del mondo: differenze tra rotte, modelli e preparazione per navigare in sicurezza e con comodità.
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In redazione arrivano sempre molte domande, e tra queste una è ricorrente: posso fare il giro del mondo con quella o quell’altra barca? La voglia di lunghe navigazioni dei velisti italiani non si è mai sopita, e il mito del giro del mondo nato negli anni ’70 a seguito della prima edizione della Golden Globe nel 1968 resiste e, anzi, si rafforza.
C’è chi sogna di affrontarlo con un Oceanis e chi con un Hallberg-Rassy; c’è stato persino chi ci ha chiesto se fosse possibile seguire la rotta del Vendée Globe con un Alpa 6,70.
Rispondere a queste domande non è mai semplice. Dire “giro del mondo” è facile, ma bisogna capire cosa si intende davvero. Una cosa è farlo passando per i grandi capi e sfiorando la zona degli iceberg nell’Antartico, un’altra è affrontarlo passando per gli stretti. Ci sono barche (e velisti) che possono gestire la seconda rotta ma non la prima, e quelli in grado di compiere la prima non sono molti.
Affrontare gli stretti non comporta partico
rotta può essere percorsa con la maggior parte delle barche, purché opportunamente preparate. Tuttavia, anche in questo caso, ci sono modelli più adatti e altri meno. La classica barca mediterranea, come il Grand Soleil del titolo, soprattutto nei modelli più moderni, non è la scelta ideale. Non perché manchi di robustezza, ma perché nasce per il Mediterraneo, un mare generalmente meno impegnativo. Navigare 24 ore con onde molto alte in oceano, a bordo di una barca con pozzetto largo e poco protetto e una poppa aperta come quella, ad esempio, di un Grand Soleil 52, non è certo l’ideale, anche se non sono state poche le barche di questo tipo ad averlo fatto. Con un vecchio Oceanis 400 CC, invece, anche se la barca è meno solida del Grand Soleil 52P e di dimensioni più contenute, la navigazione potrebbe risultare più comoda. Il pozzetto centrale, profondo e raccolto, è perfetto per affrontare le grandi onde atlantiche quando crescono, anche se il tempo di percorrenza si allungherebbe molto. Di contro, passare un’estate nel Mediterraneo con temperature sopra i 35° e venti deboli può diventare un sacrificio a bordo dell’Oceanis 400, mentre con il Grand Soleil 52P è un piacere. Se p
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