Scopri cos'è lo scarroccio, come individuarlo con la scia o un rilevamento, e come calcolare la giusta correzione alla rotta in barca a vela
GUIDE DI CHARTER
Cos'è lo scarroccio e perché influisce sulla rotta
Scarroccio: spostamento laterale sottovento della barca per l’effetto del vento su scafo e vele. Da non confondersi con la deriva.
Questa è la definizione da manuale. Sostanzialmente si tratta della pressione che il vento esercita sulle parti esposte della barca, utile a farla scadere rispetto alla rotta che dovrebbe seguire.
È chiaro che l’ampiezza dell’angolo di scarroccio, quello compreso tra la rotta realmente seguita (rotta di superficie) e la prua vera, dipende da molteplici fattori, non ultimo la tipologia della carena, lo sbandamento, l’intensità del vento, la quantità di tela a riva.
Purtuttavia, i manuali riferiscono che un angolo medio di scarroccio, per quanto teorico, di un’imbarcazione che naviga di bolina, si attesta fra i 7 e i 10 gradi. Un valore che diminuisce per approssimarsi allo zero man mano che si poggia fino a raggiungere l’andatura di poppa.
S
ile per apportare correzioni grossolane al calcolo della prua bussola da dare al nostro timoniere, lo è molto di più riuscire a calcolarlo con una certa precisione. Lo si può fare, e in modo piuttosto semplice. Navigando di bolina, l’azione del vento e del mare su scafo, vele e albero, contribuisce a far scadere la barca sottovento. L’angolo compreso fra la prua vera e la rotta realmente seguita in superficie, è lo scarroccio Come osservare la scia per valutare lo scarroccio Un modo per apprezzare il valore dello scarroccio, è quello di rilevare la nostra scia. L’angolo compreso fra l’asse longitudinale della barca e la direzione della scia, individua il valore angolare dello scarroccio Quando il nostro punto nave – ricavato con punti cospicui o GPS – ci colloca altrove rispetto a dove il punto stimato ci vorrebbe, qualcosa è sicuramente successo. La prima domanda da porsi è circa la qualità del nostro timoniere. Ma se la nostra fiducia in lui non è del tutto immotivata, allora due sono le possibilità: o c’è corrente o c’è scarroccio. Oppure tutti e due. Nel primo caso – e se il nostro scostamento è sopravento alla rotta – non ci sono dubbi che si tratti di deriva. Per calco
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