Il San Jose fu ritrovato nel 1981 dal sommergibile ideato dall’ingegnere svizzero Piccard l’Agust Piccard. Piccard è lo stesso ingegnere che ideò il battiscafo Trieste, con il quale si raggiunse il punto più profondo dell’oceano a 10.916 metri nella fossa delle Marianne.
Dopo essere servito per scopi scientifici, l’August Piccard fu venduto a una società di rilevamenti americana la quale, nel 1981 fece un ritrovamento eccezionale, il relitto di un Galeone che fu riconosciuto come il San Jose.
Una nave carica di un tesoro considerato il più grande del mondo mai trasportato da una nave a vela. Quando la società che ritrovò il relitto chiese alla Colombia il permesso per il recupero, questo gli fu negato, proprio perché la nave si sapeva essere carica di un tesoro inestimabile.
Nel 2011 l’archeologo Yuri Leveratto sul suo blog descrive come il relitto del San Jose giaccia a circa 220 metri di profondità nelle acque prospicienti Cartagena de Indias. L’archeologo quantifica il tesoro che si trova sul galeone in circa 200 tonnellate di oro oltre a altre pietre preziose valutandolo “secondo stime prudenti dai 5.000 ai 7.000 milioni di dollari americani”
Il galeone aveva una stazza di 1037 tonnellate e poteva essere armato con 62 cannoni. A bordo vi erano 550 uomini e insieme al San Joaquin era una delle navi più grandi dell’intera flotta spagnola.
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