
Nelle ultime ore, Miceli e Picciolini hanno corretto la propria rotta, girando la prua di sei gradi verso sud (da 280 a 274 gradi), sotto il consiglio di Alessandro Pezzoli, il tracker che li segue da casa. Durante il week-end, invece, protagonista delle cronache di Biondina Nera è stata una scuffiata, che tuttavia non ha causato conseguenze né alla barca, né ai velisti. ““Il vento era costante, sui venti nodi, ma c’erano raffiche di circa 30 nodi e una di queste ci ha fregato – ha raccontato Miceli – e siamo finiti in acqua. Comunque avevamo provato tantissime volte il raddrizzamento del catamarano sia ad Ostia che a Dakar, e la manovra ci è riuscita benissimo”.
Nell’ultimo comunicato, Miceli e Picciolini hanno anche raccontato della loro cambusa, estrema come l’impresa che stanno conducendo. Per ragioni di spazio e peso ci sono infatti soltanto dieci razioni di cibo a testa, ovviamente sottovuoto, suddivise in 100 grammi di riso disidratato, un sacchetto di frutta secca, 1 sacchetto con 100 grammi di carne secca, e una scatoletta di tonno da 80 grammi.
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