Sveglia alle 7:00, doccia (non conosceranno sapone per i prossimi 11 giorni) e abbondante colazione terminata alle 8:30. Poi Biondina Nera è stata messa in acqua e i due si sono allontanati, accompagnati dai gommoni dei giudici del WSSRC Isaf e dello staff, verso l’ile di Gorée, l’isola sita a 3 chilometri al largo di Dakar dove si trova la casa degli schiavi, il luogo dove sono transitati milioni di africani per essere portati da schiavi in America e che ora è patrimonio dell’Umanità e dell’Unesco.
Armati randa e fiocco Matteo e Tullio di sono diretti verso la linea di partenza posta tra il molo dell’isola ed una boa rossa posizionata al largo. Dopo una strambata, su Biondina Nera è stato issato il gennaker e con questo assetto Matteo e Tullio hanno passato la linea di partenza lasciandosi la boa rossa a dritta alle 9,32 Gmt, con un mare calmo ed un vento sostenuto che variava tra i 15 e i 20 nodi.
Al primo rilevamento, Biondina Nera viaggiava con prua 265 gradi e una velocità di 12,4 nodi. Il tempo da battere è quello stabilito nel 2007 dai francesi Moreau-Lequin che attraversarono l'oceano in 11 giorni, 11 ore e 25 minuti.
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