
Ancora ignote le cause dell’incidente, anche se gli inquirenti propendono per un’ipotesi dolosa. A tal proposito è già stato interrogato Vincenzo Scalici, proprietario del deposito, per accertare il verificarsi di richieste estorsive. Delle barche bruciate, cinque erano nuove, ancora in attesa di essere varate, tre invece usate.
Un caso analogo si era tuttavia verificato già qualche mese fa. Nella stessa zona, infatti, lo scorso dicembre un altro deposito nautico era stato colpito da un incendio di natura dolosa che aveva ridotto in macerie una quarantina di imbarcazioni.
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