Il calore caratterizza il funzionamento dei motori, ma va tenuto sotto controllo. Scopri come funziona il raffreddamento e cosa verificare per evitare danni.
GUIDE DI CHARTER
Tutti i motori, nel loro funzionamento si basano su due principi di carattere assolutamente generale: necessità di una fonte d’energia; trasformazione dell’energia disponibile in una forma adatta all’avanzamento.
A titolo di mero esempio i motori a combustione interna installati nelle automobili, producono energia bruciando combustibile (benzina, gasolio, metano, Gpl). Il motore è dedicato quindi a trasformare l’energia termica in energia meccanica che, trasmessa alle ruote, fa avanzare l’insieme. Il motore della nostra barca non sfugge a questi principi.
Raffreddamento del motore con acqua di mare
Il rendimento della trasformazione, come in tutte le cose che avvengono sulla nostra Terra, è decisamente basso. Accade dunque che la stragrande maggioranza dell’energia disponibile sia trasformata in calore. Questo calore deve essere smaltito, pena il surriscaldamento, con conseguenti dilatazioni anomale le quali porterebbero inevitabilmente all’aumento d
mento reciproco (ad esempio: pistoni e cilindri). Il grippaggio sarebbe garantito. I motori delle automobili usano l’aria come fonte principale di raffreddamento. Esistono ancora alcuni motori che sono raffreddati direttamente dall’aria la quale lambisce una serie di lamelle che circondano il corpo dei cilindri ed aumentano la superficie disperdente del calore. Il sistema non è molto efficiente e, quindi, nelle quasi totalità delle automobili, il motore è raffreddato da un fluido che lambisce le pareti esterne dei cilindri. Il fluido in questione è a sua volta raffreddato dall’aria che lo lambisce quando esso circola all’interno del radiatore. Per i motori marini, i meccanismi sono assolutamente simili. Esistono ancora, ma sono ormai divenuti pezzi da museo, motori raffreddati ad aria. Dal momento che nel mare (sul quale navighiamo) è disponibile una massa (in pratica inesauribile) d’acqua a bassa temperatura perché non utilizzarla per raffreddare il motore? L’acqua di mare può essere fatta circolare direttamente lungo le pareti esterne dei cilindri oppure, in modo perfettamente analogo a quello che accade nei motori automobilistici, può andare a raffreddare, tramite uno scambiat
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