
Il Bayesian sarebbe stato affondato dall’MI6 con la complicità della moglie di Mike Linch e del comandante della nave, di cui era l’amante. È quanto sostiene Il Giornale d’Italia, che ieri ha pubblicato sul suo sito un articolo con una lettura molto diversa del caso Bayesian. Il quotidiano afferma di aver ricevuto informazioni di prima mano da uno degli inquirenti che indagano sul naufragio, senza tuttavia citarne il nome.
Secondo quanto riportato, Angela Bacares — moglie di Mike Linch, proprietario del Bayesian, e madre di Anna Linch, la diciottenne morta insieme al padre nel naufragio del superyacht — sarebbe stata l’amante del comandante dell’imbarcazione, James Cutfield.
La Bacares, sempre secondo la presunta fonte, avrebbe convinto Cutfield ad aiutare gli agenti dell’MI6 (i servizi segreti britannici) a sabotare il Bayesian con l’obiettivo di uccidere Mike Linch. Il quotidiano non spiega per quale motivo l’MI6 avrebbe voluto Linch morto, ma sostiene che la Bacares mirasse a impossessarsi del suo patrimonio, stimato in circa 800 milioni di dollari.
L’inquirente anonimo avrebbe inoltre riferito che, la notte del naufragio, Bacares sarebbe scesa a terra insieme a Cutfield per poi rientrare a bordo quando ormai era troppo tardi. Sempre secondo la stessa fonte, subito dopo l’affondamento alcuni uomini dell’MI6 sarebbero saliti sul Bayesian per impossessarsi degli hard disk di Linch, contenenti — a loro dire — segreti molto importanti e potenzialmente pericolosi.
Se quanto riportato dal Giornale d’Italia fosse vero, lo scenario del naufragio del Bayesian cambierebbe radicalmente. Si dovrebbe infatti ipotizzare che qualcuno abbia provocato deliberatamente l’affondamento della nave e la morte delle sette persone a bordo. Tuttavia, la teoria del complotto è difficile da accettare, poiché presenta numerosi punti deboli che rendono più plausibile l’ipotesi di un naufragio dovuto alla tempesta e a possibili errori del comandante o dell’equipaggio.
Restano molti i dubbi su quanto riportato dal quotidiano. Ecco alcune delle principali domande che emergono:
- È possibile che la Bacares abbia organizzato il naufragio del Bayesian senza preoccuparsi di mettere in salvo la figlia, magari trovando una scusa per chiamarla sul ponte di coperta?
- Se davvero un inquirente ha fatto trapelare notizie di tale portata, perché la Bacares non ha ricevuto alcun avviso di garanzia?
- L’MI6 sarebbe stato davvero così efficiente da orchestrare l’affondamento proprio in contemporanea con il violento groppo che ha colpito la baia dove il Bayesian era alla fonda e che nessun servizio meteorologico aveva previsto così intenso?
- In che modo concreto l’MI6 avrebbe potuto provocare un naufragio tanto repentino? Se la nave fosse affondata lentamente, tutti avrebbero avuto il tempo di salvarsi. Inoltre, lo scafo non presenta tracce di esplosioni o interventi esterni.
- Se il comandante era davvero a terra con la signora Linch, perché il marinaio di guardia afferma di essere andato nella sua cabina a svegliarlo quando il vento ha raggiunto i venti nodi?
Un caso ancora aperto
Le domande sollevate dalle presunte rivelazioni del Giornale d’Italia sono molte, e trovare risposte coerenti con la teoria del complotto non è semplice. Tuttavia, tutto resta possibile. Non resta che attendere che la procura concluda le indagini e formuli le eventuali incriminazioni: solo allora si potrà avere un quadro più chiaro di ciò che gli inquirenti ritengono sia realmente accaduto.
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