
Una pioniera della vela
Catherine Chabaud è una figura d’eccezione: navigatrice, giornalista e politica francese, con una storia che fonde l’impegno per gli oceani e la passione per le sfide estreme (democrats.eu, Wikipedia, vendeeglobe.org).
Nell’edizione 1996-1997 del Vendée Globe, Chabaud entra nella storia della vela: diventa la prima donna a completare il giro del mondo senza scalo e senza assistenza, la celebre regata in solitario attorno al globo, definita da molti “l’Everest del mare”.
Da allora, Chabaud ha messo la sua esperienza in mare al servizio della tutela degli oceani, impegnandosi su temi ambientali, legislativi e sociali.
In politica e nell’azione ambientale
Dopo la carriera sportiva, Chabaud ha intrapreso un percorso nel giornalismo e nell’attivismo ambientale, collaborando su questioni legate agli oceani e promuovendo il riconoscimento del mare come bene comune dell’umanità (vendeeglobe.org, Wikipedia, democrats.eu).
Nel 2019 viene eletta al Parlamento europeo, dove serve nella Commissione per lo sviluppo (Development) e si occupa, tra gli altri temi, della plastica nei mari (Wikipedia, Parlamento Europeo).
La sua visione unisce la conoscenza diretta del mare e del mondo della navigazione con l’azione politica e legislativa: un ponte raro tra chi vive il mare e chi formula le politiche per proteggerlo.
La nomina a Ministro delegato per il mare e la pesca
Nel contesto della riorganizzazione del governo francese guidato dal Primo Ministro Sébastien Lecornu, Catherine Chabaud è stata nominata Ministre déléguée chargée de la Mer et de la Pêche (Ministro delegato per il Mare e la Pesca) (Wikipedia, boatindustry.com).
Questa nomina segna un momento simbolico: un’atleta che ha solcato oceani si trova oggi a guidare le politiche marittime della Francia, con responsabilità su pesca, tutela costiera, gestione delle attività marine e sostenibilità.
Anche se, con tutta probabilità, non sarà un incarico a lungo termine vista l’instabilità politica che domina la Francia in questa fase della sua storia, questa nomina resta significativa: rappresenta un segnale importante per le donne e per chi desidera vedere ai posti di comando persone competenti, in grado di parlare con conoscenza diretta del mare invece di far parte del solito gregge di ciarlatani che popola molti parlamenti europei.
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