La Coppa America 2027, che si svolgerà a Napoli, parla sempre più italiano. Se al momento all’orizzonte c’è il rischio di avere pochi sfidanti, con inglesi, americani e svizzeri sul piede di guerra contro Team New Zealand per il regolamento, a mettere un po’ di pepe ci pensa l’ambiente italiano e napoletano in particolare.
Mentre si è già aperta la polemica tra le forze politiche sulla bonifica dell’area di Bagnoli, che dovrà ospitare le basi dei team, ci sono anche notizie interessanti che circolano in banchina.
Luna Rossa ha annunciato che il club che supporterà la propria sfida sarà il Circolo del Remo e della Vela Italia. E poco dopo è stato resa nota una collaborazione tra il Circolo Savoia e Team New Zealand, con il club napoletano che farà un gemellaggio con il Royal New Zealand Yacht Squadron.
Ma c’è di più. In città serpeggiano altre voci, come quella di una riunione segreta tra i neozelandesi e Vincenzo Onorato, vecchia conoscenza della Coppa con le sue sfide Mascalzone Latino.
Onorato in passato a più riprese si era dichiarato scettico sulle barche AC75 volanti e sulla formula attuale della Coppa, ma chissà che l’evento a Napoli non gli abbia fatto cambiare idea.
La riunione potrebbe essere stata solo in “amicizia”, per aggiornare l’armatore napoletano sullo stato attuale delle cose, con i neozelandesi che avrebbero forse provato a sondare un suo interesse a una possibile partecipazione.
Difficile in meno di 2 anni riuscire a mettere su una sfida da zero, ma i kiwi nella scorsa edizione con i francesi hanno fornito un progetto base di AC 75 per permettere ai transalpini di inserirsi in corsa.
Potrebbe nascere cosi una seconda sfida italiana? Difficile che diventi realtà veramente, ma sognare non costa nulla.
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