Come preparare barca ed equipaggio per navigare in sicurezza con vento forte in Mediterraneo: tecniche di vela, prevenzione meteo, errori da evitare e consigli pratici.
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“La pianificazione di una crociera a lungo termine è un po' un ossimoro, e i commenti che seguono devono essere considerati accademici, poiché si basano su ciò che è "normale", e il meteo raramente è normale.”
[Mariner’s Weather Handbook – S. & L. Dashew – Ed. Beowulf 1999]
Il Mediterraneo è un mare difficile. Nonostante la sua fama di bacino tranquillo, è teatro di improvvisi cambiamenti meteorologici che possono trasformare una piacevole crociera in una dura prova.
Per il buon velista che intende godersi una crociera, la regola d'oro non è affrontare la burrasca, ma evitarla. Tuttavia, è possibile trovarsi in condizioni di maltempo dove la preparazione e un buon piano d'azione fanno la differenza tra un inconveniente e un pericolo.
La prevenzione è la migliore attrezzatura, mentre l'abilità più grande non è saper gestire 40 nodi, ma non farsi trovare con 40 nodi, vediamo quindi come.
Analisi meteo e scelta della finestra di navigazione
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rono modelli ad alta risoluzione come AROME HD o GFS sono essenziali. L’errore più comune è la consultazione di app o siti generalisti o con settaggi standard. Per chiunque abbia la responsabilità di una imbarcazione è quindi necessaria la conoscenza di saper leggere carte sinottiche, comprendere il gradiente barico e di come l’orografia della zona possa influire sulle condizioni previste. Saper leggere una carta sinottica è una competenza fondamentale per navigare in sicurezza: è lì che inizia ogni buona decisione in mare Identificare la giusta “finestra” meteo e non guardare solo il meteo del giorno, ma per i 3-4 giorni successivi ad intervalli di 6-12 ore per eventuali aggiornamenti e monitorare la tendenza di vento e mare. Una finestra meteo di 6 ore probabilmente non sarà prudente se non per piccoli spostamenti. Inoltre i bollettini spesso sono in orario UTC, ne comporta uno sfasamento di fino +2 ore in estate grazie all’ora legale. Pianificare i punti di rifugio prima di averne realmente bisogno e ridossarsi in anticipo di modo che offrano riparo efficace da vento e onda. Verificare il rischio di groppi o “downburst”, specialmente in estate situazioni di estrema calma posso
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