
Dal porto tedesco di Kiel sono salpate oltre 40 unità navali che, insieme a sottomarini, aerei ed elicotteri, partecipano fino al 12 settembre all’esercitazione Northern Coasts 2025, parte del ciclo più ampio Quadriga 2025. Coinvolti circa 2.500 militari di 14 Paesi dell’Alleanza Atlantica.
Lo scenario è quello del Mare Baltico, un’area oggi tra le più delicate per la sicurezza europea. Northern Coasts non è una parata: simula una situazione di conflitto in cui la NATO deve garantire il controllo del mare, la protezione delle coste e la possibilità di far arrivare rapidamente rinforzi sulla fiancata orientale, in particolare in Lituania e negli altri Paesi baltici.
L’obiettivo è duplice: difesa collettiva, addestrando marine, aviazione ed eserciti a muoversi in modo integrato; e deterrenza politica, con un chiaro messaggio alla Russia, la cui attività militare e ibrida nel Baltico viene percepita come la principale minaccia.
Focus nautico: sicurezza e traffico in mare
Per i naviganti civili, la presenza di una flotta così massiccia significa attenzione massima. Le autorità marittime raccomandano di mantenere almeno un chilometro di distanza dalle unità NATO, tenere la radio VHF costantemente in ascolto e rispettare i segnali ottici, acustici e bandierali utilizzati durante le manovre.
Molte navi militari possono navigare senza AIS attivo, con luci spente e rotta variabile: per questo la prudenza è fondamentale.
Tecnologia e nuovi scenari
Le manovre includono la sperimentazione di droni navali e sistemi di sorveglianza sottomarina, ormai centrali per la protezione delle infrastrutture critiche come cavi e gasdotti, obiettivi sempre più vulnerabili a possibili sabotaggi.
Box: Il contributo dell’Italia nelle grandi esercitazioni marittime
Mare Aperto 2025 – Guida e asset principali
Nell’esercitazione Mare Aperto 2025, la Marina Militare ha impiegato oltre 120 unità tra navi, sommergibili, velivoli, elicotteri e sistemi non pilotati, con la partecipazione di più di 6.000 militari italiani e di altri otto Paesi NATO.
Tra gli asset principali: la nuova nave d’assalto anfibio multiruolo Trieste, le unità da sbarco San Marco, San Giorgio e San Giusto. L’attività ha incluso scenari complessi di protezione infrastrutturale, difesa anti-mine, operazioni anfibie e interventi in caso di contaminazioni chimiche.
Northern Coasts 2025 – Presenza italiana
Per l’edizione baltica di Northern Coasts 2025 non risultano comunicati ufficiali sul contributo italiano. L’Italia, tuttavia, partecipa abitualmente a missioni NATO come la Standing NATO Maritime Group 2 (SNMG2) e in passato ha inviato unità di rilievo, come il cacciatorpediniere Caio Duilio, in esercitazioni simili.
Riepilogo rapido
Esercitazione | Asset italiani | Personale | Note |
---|---|---|---|
Mare Aperto 2025 | Trieste, San Marco, San Giorgio, San Giusto, sottomarini, droni | >6.000 (Italia + alleati) | Scenari CBRN, anti-mine, protezione infrastrutture, interoperabilità |
Northern Coasts 2025 | Non confermato | Non confermato | Possibile contributo tramite SNMG2 |
Conclusione
Northern Coasts 2025 rappresenta una prova generale di come la NATO intende difendere il Baltico e le sue rotte marittime in caso di crisi, con un chiaro riferimento alla Russia. Per chi naviga, la presenza di tante unità militari implica massima prudenza, disciplina nautica e attenzione costante.
© Riproduzione riservata