
Navigazione tutta di bolina verso il Fastnet, adesso inizia la discesa alle andature portanti, i primi Ultim già al traguardo.
Non si smentisce neanche quest’anno la Rolex Fastnet Race: anche con un meteo più clemente rispetto al passato, il Mar Celtico ha messo alla prova gli equipaggi. La prima parte della regata, dalla partenza fino al mitico scoglio del Fastnet a sud dell’Irlanda, è stata tutta di bolina. Oltre 300 miglia risalendo il vento con intensità tra i 15 e i 27 nodi. Non condizioni estreme, ma un mare formato che ha richiesto grande attenzione nella conduzione e nella gestione delle barche.
Ultim da 30 metri in volo verso Cherbourg: SVR Lazartigue è primo
Le prime imbarcazioni a tagliare il traguardo a Cherbourg sono stati i trimarani della Classe Ultim, lunghi 30 metri e dotati di foil, che hanno sfruttato le andature portanti dopo il passaggio del Fastnet. Il più veloce è stato SVR Lazartigue di Tom Laperche, che ha raggiunto velocità medie prossime ai 40 nodi nella discesa finale. Attualmente, il primo monoscafo in regata è Black Jack 100, che si trova a circa 150 miglia dall’arrivo.
Con gran parte della flotta ancora in mare, la classifica in tempo compensato IRC è in evoluzione e difficile da prevedere. Molto dipenderà dalle condizioni meteo e dalle correnti nello Stretto della Manica e all’ingresso del porto di Cherbourg, dove si concluderà la regata dopo 695 miglia.
Admiral’s Cup: in gara anche l’Italia con Team Django
Grande attesa anche per l’Admiral’s Cup, la competizione a squadre che assegna la prestigiosa Coppa dell’Ammiraglio. In regata per l’Italia c’è Team Django, formato dal Wallyrocket 51 e dal JPK1180, sotto i colori dello Yacht Club Costa Smeralda. Al momento la classifica non premia il team italiano, ma con oltre 300 miglia ancora da percorrere per entrambe le barche, le possibilità di rimonta sono ancora intatte.
Il tratto finale della regata potrebbe favorire proprio il Wallyrocket 51, che si esprime meglio alle portanti rispetto ai TP52, suoi diretti avversari. Inoltre, l’ingresso a Cherbourg presenta una zona di forte corrente che potrebbe cambiare le carte in tavola all’ultimo momento. Le prossime ore saranno decisive per capire se l’Italia potrà ambire a una posizione di rilievo in questa storica edizione della Rolex Fastnet Race.
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