Si è consumato al largo delle Azzorre un disastro ambientale che ha pochi precedenti. Alcune settimane fa la nave Felicity Ace, lunga 200 metri e larga 32, con a bordo migliaia di macchine di lusso, circa 4000 unità tra Porsche, Audi, Lamborghini e Bentley, aveva preso fuoco.
I soccorsi e i tentativi di domare e spegnere l’incendio sono durati giorni e finalmente la situazione sembrava sotto controllo. Tre giorni fa sono quindi iniziate le lente operazioni di rimorchio per riportare la nave verso la costa.
La Felicity Ace era pesantemente danneggiata dalle quasi due settimane di rogo e dalla grande quantità d’acqua che era stata pompata al suo interno.
Il rimorchio procedeva a rilento, quando a complicare le cose ci si è messo anche il mare molto formato degli ultimi giorni.
Quando si trovava a circa 200 miglia dalle Azzorre, la nave ha iniziato a inclinarsi, fino a superare la soglia di non ritorno. Adagiatasi su un fianco, è colata a picco nelle ore successive.
Tutti salvi gli uomini dell’equipaggio, che avevano abbandonato per tempo la Felicity Ace.
Si stima che il punto dove è affondata abbia un fondale di oltre 3 mila metri, per tale ragione il recupero del relitto è impossibile.
Nelle ore successive al naufragio sono già emersi in superficie rottami e chiazze di olio, il danno ambientale di ingenti proporzioni sembra praticamente inevitabile.
Non sono state rese note le ragioni che hanno dato il via al rogo, ma pare che un ruolo nell’alimentare l’incendio lo abbiano avuto i parchi batteria delle tante macchine ibride che si trovavano a bordo.
Tutte le automobili all’interno della Felicity Ace appartenevano al gruppo Volkswagen, che include tra gli altri marchi anche Lamborghini, Bentley e Audi. Per Volkswagen si tratta di un danno d’immagine, oltre che materiale, non da poco.
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