Quella del 2025 verrà ricordata come una Rolex Middle Sea Race atipica e lunghissima. Chi si approccia per la prima volta a questa regata conosce i racconti delle edizioni con la tempesta, dal Maestrale a 40-50 nodi, a violenti colpi di vento da sud, spesso con condizioni di onda epiche.
Nulla di tutto questo si è visto quest’anno, è stata infatti una regata generalmente lenta, a parte una fase iniziale con vento di scirocco-levante più forte, ma mai sopra i 20-22 nodi. Il resto della regata, soprattutto lungo la costa nord della Sicilia, è stato caratterizzato da brezze molto leggere e variabili.
Questo ha causato un ritardo importante soprattutto per le barche più piccole della flotta, che in queste ore sono ferme tra Pantelleria e Lampedusa in una zona quasi totalmente senza vento. Uno stop quest’ultimo che condizionerà molto la classifica in tempo compensato, l’IRC overall è infatti quella che assegna la vittoria della Middle Sea Race.
Le imbarcazioni più grandi hanno evitato questa sosta a sud di Pantelleria, transitando in una condizione di vento migliore, passaggio che forse potrebbe essere stato decisivo ai fini della graduatoria in tempo compensato.
La barca più accreditata al momento per la vittoria finale è il Maxi 72 Balthassar, con il Botin 52 Django Deer, dell’italiano Giovanni Lombardi Stronati, che occupa il secondo posto provvisorio.
Il 52 dell’armatore italiano, che con il suo team Django ha già partecipato con un ottimo risultato all’Admiral’s Cup, è stato autore di una prova convincente anche in questa Middle, riuscendo a fare camminare la barca sempre anche nel vento minimo, tagliando alla fine il traguardo al quinto posto in tempo reale, in attesa di conoscere il verdetto finale in IRC overall.
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