martedì 22 luglio 2025
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Smart Boat Owner: la formula di Parallelo 43 per avere una barca di proprietà condivisa

Con Smart Boata Owner puoi diventare proprietario di una barca con una quota e usarla 8 settimane l’anno. La nuova formula di Parallelo 43 spiegata da Dario Zana.

Lo Smart Boat Owner di Parallelo 43: proprietà condivisa con gestione completa a cura del concessionario
Lo Smart Boat Owner di Parallelo 43: proprietà condivisa con gestione completa a cura del concessionario
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Il modo di relazionarsi alle barche sta cambiando velocemente: i prezzi aumentano e il numero di persone disposte a spendere certe cifre cala.

Questo porta gli operatori a ingegnarsi per creare nuove formule di acquisto che permettano ai loro clienti di avere la barca per il tempo desiderato, senza dover pagare anche per i periodi in cui non la si utilizza.

Una di queste formule è stata sviluppata da 43° Parallelo e si chiama Smart Boat Owner.

43° Parallelo è un concessionario storico di Jeanneau (vela) e ora anche dei catamarani Excess, ed è tra le aziende con la migliore reputazione in Toscana.

Siamo andati a incontrare Dario Zana, socio fondatore di 43° Parallelo insieme a Maria Grazia Zuliani, per chiedergli di cosa si tratta.

Che cos'è lo Smart Boat Owner?

SVN – Dario, voi state proponendo lo Smart Boat Owner, un nuovo modo di comprare la barca. Ce lo puoi illustrare?

D.Z. – Certo. È un progetto su cui lavoriamo da tempo e in cui crediamo molto: si chiama, come hai detto tu, Smart Boat Owner.

In sintesi, si tratta di un sistema di condivisione della proprietà.

La barca viene venduta in sei quote, o meglio, secondo la normativa italiana, si dividono i 24 carati che costituiscono la proprietà in sei pacchetti da 4 carati ciascuno.

Ogni pacchetto corrisponde a un sesto della proprietà.

Sei armatori quindi condividono uso e costi della barca.

SVN – Quindi parliamo di vera proprietà condivisa, non di noleggio?

D.Z. – Esattamente. Chi acquista entra in possesso di una quota reale della barca e può rivenderla in qualsiasi momento.

E noi di 43° Parallelo ci occupiamo della gestione completa e della manutenzione, che è un punto fondamentale.

Al momento la base operativa è Scarlino, ma abbiamo già in programma di espandere il modello anche in altre località del Mediterraneo, dove stiamo avviando lo stesso progetto.

SVN – E quanto tempo può utilizzare la barca ogni armatore?

D.Z. – Otto settimane all’anno.

È un periodo equilibrato che permette a tutti i proprietari di godere della barca nei vari momenti della stagione.

SVN – Su quali barche avete lanciato questo sistema?

D.Z. – Per ora siamo partiti con tre modelli: un catamarano Excess 11, un Sun Odyssey 410 in versione tre cabine e due bagni, e un Sun Odyssey 350 versione due cabine.

Barche ideali per la crociera familiare e tenute ad alti livelli di manutenzione.

Quanto costa una quota?

SVN – E se io volessi acquistare una quota dell’Excess 11, che è una barca che mi piace particolarmente, quanto dovrei spendere?

D.Z. – Per una quota dell’Excess 11 siamo intorno ai 94.500 euro IVA inclusa,

per il Sun Odyssey 410 il costo è di 66.000 euro

e per il Sun Odyssey 350 il costo quota è di 44.300 euro.

Costi condivisi e barca sempre pronta

SVN – Una cifra decisamente più accessibile rispetto al costo totale della barca. E poi, immagino, anche i costi di manutenzione sono condivisi.

D.Z. – Esatto. Ogni quota ha costi di gestione molto più bassi rispetto a una barca di proprietà esclusiva.

E soprattutto, il livello di manutenzione è elevatissimo: la barca è sempre pronta, perfetta, con assistenza continua.

L’armatore arriva e trova tutto funzionante, senza il classico stress del “non funziona l’autoclave” o “il frigo è rotto”.

SVN – Questo perché la manutenzione è un vostro compito, i proprietari non devono occuparsene?

D.Z. – Esattamente, i proprietari si godono la barca e basta.

Considera che noi siamo da anni specializzati nel service e ci occupiamo della manutenzione di numerose imbarcazioni.

Abbiamo molto lavoro proprio perché gli armatori non vogliono dedicare alla barca più tempo di quello necessario per navigare e andare in vacanza,

e sono disposti a spendere per avere qualcuno che pensi in tutto e per tutto alla barca al loro posto.

Siamo quindi strutturati e abbiamo l’esperienza necessaria per svolgere un compito del genere.

E dopo sei anni?

SVN – E alla fine del ciclo di utilizzo?

D.Z. – Abbiamo fatto una proiezione: dopo sei anni, che è il periodo standard previsto,

il costo totale sostenuto è equivalente a quello che si spenderebbe per noleggiare una barca simile per due settimane all’anno.

Solo che qui parliamo di barche armatoriali, curate, non di charter soggette a usura elevata.

È una cosa una barca da charter dove le persone entrano, consumano il tempo a loro disposizione e vanno via sapendo che non risaliranno mai su quella barca,

e una cosa è che la barca in quota a parte è tua e che da lì a qualche settimana tornerai ad usarla.

Le attenzioni che gli dedichi sono diverse.

SVN – Grazie mille, D.Z., molto chiaro e interessante.

© Riproduzione riservata

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