Sono diventati subito virali le immagini di uno squalo bianco avvistato nello Stretto di Messina, a largo della spiaggia di Pentimele a Reggio Calabria.
L’esemplare, con molta probabilità una femmina, era lungo oltre 3 metri, e nuotava tranquillamente a poche centinaia di metri dalla spiaggia.
Non ci sono dubbi che si trattasse di un Bianco e, per quanto l’avvistamento sia da considerare eccezionale, non è del tutto una rarità che questi squali si spingano fino in Mediterraneo, soprattutto in questo periodo dell’anno.
Fin dagli anni ’80 del 900 sono stati documentati diversi avvistamenti di Bianco, soprattutto nel sud Italia, ma non solo, e in particolare modo in zone dei nostri mari dove avveniva la passa dei tonni rossi.
I tonni sono tra le prede preferite dello Squalo Bianco, e i grandi esemplari di tonno rosso a metà primavera, generalmente tra aprile e maggio, entrano in Mediterraneo e si spingono sotto costa per il periodo dell’accoppiamento.
Parliamo di banchi da centinaia di esemplari, che attirano sulla loro scia predatori più grandi come il Bianco.
Diversi avvistamenti negli anni vennero segnalati per esempio in diverse Tonnare italiane, in particolar modo in quella di Favignana.
Quello di Reggio Calabria quindi non è da considerare come un fenomeno anomalo, anzi, si tratta di qualcosa di abbastanza normale, anche se lo Squalo Bianco non va considerata come una specie stanziale dei nostri mari, ma piuttosto come un visitatore di passaggio.
Al di fuori di questo periodo diventa più rara la possibilità di avvistare il Grande Bianco nei nostri mari, o quanto meno è improbabile che si spinga sotto costa come nei mesi primaverili.
Per l’uomo di fatto non c’è alcun pericolo, la presenza numerica dei Bianchi nel Mediterraneo resta modesta e sono interessati soprattutto ai tonni o alle grandi Ricciole.
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