Secondo quanto raccontato da Giovanni questa notte, il Class 40 azzurro naviga a circa venti nodi di velocità, spinto da venti portanti intorno ai trenta nodi e nelle ultime ore è riuscito a recuperare una decina di miglia dalla vetta; una buona notizia, utile soprattutto a mantenere alto il morale a bordo dello scafo italiano, sui cui si trovano anche Ciccio Manzoli, Marco Spertini e Tommaso Stella. “Abbiamo agganciato la depressione - ha detto Soldini - e speriamo che ci accompagni fino allo stretto della Manica”.
A condizionare le prestazioni dell'equipaggio tricolore rimane tuttavia il problema dello spi medio, esploso dopo una straorza quattro giorni fa. Una mancanza che costringe spesso il navigatore italiano ad adottare un piano velico non idoneo alle condizioni meteorologiche.
“Quando ci sono venti nodi - ha raccontato Giovanni - è rischioso navigare con lo spi grande in testa d'albero perchè è molto leggero e si può rompere facilmente mentre con lo spi piccolo, da tempesta, si va molto più lentamente degli altri”.
Nelle altre classi, il trimarano “Crepes Wahou” di Franck-Yves Escoffier è sempre più vicino al traguardo e dovrebbe raggiungere la costa francese tra un paio di giorni. Cristphe Bullens su “An ocean of smiles”, tra gli Open 60, ha invece quasi quattrocento miglia di vantaggio sugli inseguitori.
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