Secondo le prime indiscrezioni, la cifra pagata per ottenere il riscatto della Sirius Star è di circa tre milioni di euro; una cifra nettamente inferiore a quella di trenta milioni di euro, inizialmente richiesta dai pirati. Fatto curioso, che ha anche avuto un risvolto tragico, è quanto accaduto dopo la consegna del denaro, calato da un aereo turistico con un paracadute sulla petroliera. Mentre trasportavano il bottino a terra, infatti, uno dei due gommoni dei pirati si è capovolto a causa dell’eccessiva velocità e delle condizioni di mare formato. Solo cinque delle nove persone a bordo sono riuscite a salvarsi; le altre quattro sono annegate lasciando in mare anche parte del bottino. Ieri, su una spiaggia della costa somala è stato trovato il cadavere di una vittima con circa 153.000 dollari in tasca. Secondo alcune fonti, numerose banconote sono state trasportate dalla marea su un altro punto del litorale. Negli attimi successivi all’incidente, molte imbarcazioni si sono dirette sul luogo, alcune per prestare soccorso, altre per cercare il denaro, ma sono state allontanate dai bucanieri con atti intimidatori.
Le acque della Somalia, nel frattempo, continuano a essere sempre molto pericolose. Nelle mani dei pirati ci sono ancora sedici navi, tra cui l’ucraina Faina che contiene a bordo trentatre carri armati.
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