Greenpeace chiede nuove aree marine

Roma – Nuovo allarme di Greenpeace sull’eccessivo surriscaldamento del pianeta.
L’associazione ambientalista ha intenzione di convincere il Parlamento europeo a emanare una legislazione per una maggiore tutela dell’ambiente, favorendo l’istituzione di nuove aree marine protette dai mari del Nord al Mediterraneo. A tal proposito, Greenpeace presenterà il rapporto scientifico “The heat is on”, al prossimo incontro delle Nazioni Unite sugli impatti climatici che si terrà a Bruxelles la settimana prossima.
“Chiediamo al Parlamento europeo – ha detto Alessandro Giannì, responsabile mare di Greenpeace – di sostenere la nostra proposta, quando dovrà votare, quest’estate, la direttiva per la strategia marina europea”.
E’ ad alto rischio, infatti, secondo Greenpeace, la sopravvivenza degli ecosistemi marini. La pesca eccessiva, l’estrazione di sabbia e minerali e l’inquinamento, ne stanno mettendo in crisi la capacità di adattarsi al cambiamento climatico. “Proteggere le alghe, le stelle marine e i polpi – ha continuato Giannì – non deve essere un lusso. Un ecosistema in salute dipende anche da queste specie e dai loro habitat”.

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